Il Progetto “AMA IL TUO FEGATO” è un’iniziativa promossa dall’ASLBI per prevenire e diagnosticare precocemente il tumore al fegato, una delle principali cause di mortalità nell’uomo. La diagnosi precoce è fondamentale per intervenire sui soggetti a rischio.

La fibrosi epatica è indicativa di epatopatie dall’eziologia varia, ed attraverso l’elastografia epatica è possibile individuarla.

L’esame viene eseguito dall’Infermiere. Nel corso della seduta, egli accoglie l’utente informandolo sull’esame, esegue un breve counselling sugli stili di vita salutari e fornisce materiale informativo inerenti tematiche quali l’attività fisica e i comportamenti a rischio di salute (alcool, fumo, alimentazione).

Le persone con valore di Stiffness (Fibrosi) alterato, vengono invitate a recarsi dal proprio medico di medicina generale muniti di esito dell’esame e di informativa per eseguire eventuali ulteriori indagini.

Obiettivi:
• Identificare pazienti affetti da cirrosi non nota, da inserire nel programma di sorveglianza;
• Identificare pazienti con epatopatie croniche (fibrosi), limitandone l’evoluzione verso la cirrosi;
• Attuare interventi di counselling, utili alla promozione di stili di vita salutari;
• Segnalare l’opportunità di partecipare al programma di screening gratuito per prevenire e controllare il virus dell’Epatite C promosso dalla Regione Piemonte.

L’esame è offerto alla popolazione gratuitamente e non occorre impegnativa.
Il programma è rivolto alle persone adulte di età superiore ai 40 anni ad esclusione delle donne in stato di gravidanza.

L’iniziativa ha permesso fino ad ora di controllare più di 1500 persone.
Il Progetto è stato attuato presso le Case della Salute del territorio biellese, favorendo cosi un accesso capillare e fornendo presenza infermieristica nei pressi dei luoghi in cui vivono i cittadini.

Il Progetto, dopo la prima fase terminata con successo, è attualmente in fase di riorganizzazione.

L’attuazione di questo progetto è stata possibile anche grazie al supporto dell’Associazione Amici dell’Ospedale di Biella che ha contribuito all’acquisto dell’apparecchio Fibroscan.