ASL Biella e Università degli Studi di Torino: sinergie per lo sviluppo del Territorio e della Sanità regionale

Laboratorio Analisi, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria diventano Cliniche a Direzione Universitaria

Uno scorcio dell’Aula Monte Mucrone dell’Ospedale degli Infermi durante la presentazione dell’accordo tra Università degli Studi di Torino e ASL BI , nel pomeriggio di lunedì 25 marzo 2019

ASL Biella e Università degli Studi di Torino: sinergie per lo sviluppo del Territorio e della Sanità regionaleSviluppare le potenzialità del nuovo Ospedale dell’ASL di Biella rafforzando la collaborazione con l’Università degli Studi di Torino. È stato presentato presso l’Aula Monte Mucrone al quarto Piano Lato Est del nostro Ospedale, nel pomeriggio di lunedì 25 marzo 2019, in occasione di un tavolo tecnico –  a cui era presente anche l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, dottor Antonio Saitta (nella foto, a sinistra con il Commissario ASL BI avvocato Diego Poggio, i professori Universitari Umberto Ricardi e Roberto Cavallo Perin) – l’accordo che dà il via al processo di clinicizzazione di alcune Strutture ospedaliere della nostra Azienda Sanitaria Locale.
Dopo la firma del protocollo di cooperazione, siglato a novembre 2016, tra l’ASL BI, l’Università degli Studi di Torino e l’A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino, sono state definite le Specialità che saranno a Direzione Universitaria. Si tratta del Laboratorio Analisi, Otorinolaringoiatria, Ostetricia e Ginecologia, e Pediatria.
Un percorso, quello orientato a favorire la collaborazione con il mondo universitario, condiviso fin dall’inizio con i Sindaci del Territorio e con importanti realtà locali provenienti dal settore economico e industriale, dal volontariato e dalla solidarietà sociale.
Per l’attuazione di tale progetto vi è stato, infatti, un sostegno concreto da parte di chi ha creduto nell’opportunità che questa partnership poteva determinare soprattutto per lo sviluppo complessivo del Territorio. L’ASL di Biella ha, infatti, potuto contare sul sostegno economico di:

  • Fondo e Fondazione Edo ed Elvo Tempia Onlus
  • LILT Biella Onlus
  • Unione Industriale Biellese.

Purtroppo l’impegno determinato dalla convocazione del Consiglio Regionale – ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte dottor Sergio Chiamparinomi impedisce di essere presente a una riunione importante perché conferma e rende operativa la volontà di far diventare l’Ospedale di Biella punto di riferimento per l’attività clinico-universitaria negli ambiti definiti. Questo è la strada maestra per rafforzare la rete della Sanità pubblica regionale e contribuire significativamente a migliorare ulteriormente la qualità del servizio e alla sua sostenibilità economica“.

ASL Biella e Università degli Studi di Torino: sinergie per lo sviluppo del Territorio e della Sanità regionaleLa Convenzione tra l’Azienda Sanitaria Locale di Biella, la Regione Piemonte e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino – sottolineano il Rettore dell’Università degli Studi di Torino, professor Gianmaria Ajani e il Delegato delle sedi extra metropolitane professor Roberto Cavallo Perin (nella foto) – è un primo importante momento di cooperazione territoriale tra centro e zone considerate da troppo tempo come periferiche, che è ora di cominciare a considerare come dei necessari e utili complementi e che non possono più essere ulteriormente trascurati. In particolare, l’Università di Torino ritiene che questa forma di cooperazione fra Biella e Torino sia un primo atto sperimentale per poter giungere insieme a risolvere problemi che sono dell’intera Regione, a cominciare dalle liste d’attesa, per finire a un sistema integrato delle Specialità mediche, capace di risolvere i problemi della popolazione piemontese, senza più distinzione tra coloro che risiedono in zone centriche e coloro che sono più vicini ai grandi Centri ospedalieri.
Siamo molto felici di riuscire a produrre innovazione all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, e a farlo partendo dagli Ospedali e da quanto l’Università può offrire a quest’ultimi
”.

ASL Biella e Università degli Studi di Torino: sinergie per lo sviluppo del Territorio e della Sanità regionaleIl progetto con l’Università – ha detto l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte, dottor Antonio Saitta (nella foto) – vuol dire poter contare sulla presenza degli studenti, significa formazione e consente di aggiungere nel Sistema sanitario elementi fondamentali per guardare con più serenità al futuro. È cambiato e cambierà ancora il Sistema sanitario, bisogna avere la capacità di guardare avanti. La scelta su Biella tiene conto delle esigenze emerse in questo Territorio per rafforzare il nostro Sistema sanitario in una struttura nuova, molto apprezzata con grandi competenze personali. L’interazione con il Sistema universitario permette di essere una delle tre punte nel Sistema regionale: Città della Salute e della Scienza di Torino, Città delle Scienze di Novara e Biella.  Un rafforzamento che permette al Sistema sanitario piemontese di guardare il futuro e non temere al tempo stesso il futuro. Pensiamo di competere e metterci in linea con risultati che abbiamo raggiunto: il Sistema sanitario piemontese è al primo posto in Italia per i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA). Il Piemonte è anche Regione “benchmark” per i Sistemi sanitari. Se il Sistema sanitario pubblico non si innova in base ai cambiamenti è chiaro che il cittadino potrebbe recarsi altrove. Questo progetto è un elemento di innovazione che ci consente di guardare al futuro con più serenità”.

ASL Biella e Università degli Studi di Torino: sinergie per lo sviluppo del Territorio e della Sanità regionaleAbbiamo avviato e portato avanti questo percorso – ha sottolineato il Commissario dell’ASL BI, avvocato Diego Poggio (nella foto) – perché abbiamo sempre creduto nelle potenzialità di questo Ospedale e soprattutto nella necessità di sfruttare al meglio le tecnologie e le professionalità presenti. La collaborazione e sinergia con l’Università di Torino permetterà di far sì che la nostra sede sia un luogo di formazione e ricerca, anche con la presenza di Medici in formazione. Pensiamo che sarà altresì una opportunità per crescere e valorizzare ulteriormente le professionalità già presenti all’interno della nostra realtà”, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.