Dottor Stefano Zaramella in sala operatoria 2016

Si consolida l’approccio endoscopico. Utilizzata anche una tecnica combinata per eliminare le ostruzioni più grosse

 

Il dottor Stefano Zaramella, neo Direttore della Struttura Complessa Urologia in sala operatoria all’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella

 

Rimuovere i calcoli renali in modo sempre più mini invasivo. La Struttura Complessa Urologia dell’Ospedale dell’ASL di Biella implementa la sua offerta assistenziale anche su questo fronte. Dopo l’approccio mini invasivo per le neoplasie urologiche, la “chirurgia minimal” viene adesso utilizzata anche per il trattamento dei calcoli. Nei giorni scorsi cinque pazienti hanno potuto beneficiare di due diverse tecniche, fino a questo momento mai utilizzate a Biella.

In particolare in due casi di calcolosi renale di grandi dimensioni, è stato sfruttato un approccio misto chiamato ECIRS (endoscopic combined intrarenal surgery). L’acronimo sintetizza una metodica, utilizzata in pochissimi Centri in Italia, che permette di rimuovere i calcoli renali, anche molto grossi, in modo combinato: attraverso un piccolo foro cutaneo sul fianco e in endoscopia attraverso le vie urinarie. Negli altri tre pazienti è stato invece scelta interamente la pratica endoscopica, con l’ausilio di strumenti flessibili e miniaturizzati e un laser di ultima generazione.
Tutti i pazienti sono stati dimessi nei tempi previsti e hanno avuto un decorso post operatorio regolare.

La calcolosi urinaria è una patologia molto diffusa nei Paesi occidentali; è stimato che circa l’8% della popolazione almeno una volta nella vita possa formare un calcolo o avere una colica renale, circa il 20% delle visite urologiche vengono eseguite per problemi annessi alla calcolosi urinaria.

Tecniche, quelle adottate in queste circostanze, che il dottor Stefano Zaramella – neo Direttore della Struttura Complessa Urologia – conosce bene perché utilizzate con continuità all’Ospedale di Novara dove come referente per il trattamento della calcolosi ha eseguito le procedure più complesse sia per via percutanea che per via endoscopica, per un totale di circa 400 interventi per calcolosi.

L’ avvio di un programma di chirurgia mininvasiva nell’ambito delle calcolosi urinaria si affianca a quello già avviato del trattamento laparoscopico dei tumori in ambito urologico. Un percorso di implementazione che nei prossimi mesi sarà completato anche con l’avvio del trattamento laser dell’ipertrofia prostatica benigna. Un ventaglio di opportunità, dunque, che continua ad ampliarsi, strutturato per offrire ai pazienti biellesi le tecniche più moderne oggi a disposizione, ponendo il nostro Ospedale tra i Centri urologici di eccellenza presenti in Italia, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa dell’ASL BI.