Staff di Chirurgia Vascolare dell'Ospedale ASL di Biella 22122016

Dopo un’intervento d’urgenza su un familiare per un aneurisma dell’aorta addominale

 

 Lo staff della Struttura Complessa (SC) Chirurgia Vascolare dell’ASL di Biella, con il Direttore dottor Enzo Forliti (quarto da destra, nella foto)

 

È una storia che unisce sensibilità e competenza quella che ha visto al centro il Reparto di Chirurgia Vascolare dell’Ospedale dell’ASL di Biella. Una storia a lieto fine. Una storia che la famiglia protagonista ha voluto fortemente che venisse raccontata, perché ha un sapore particolare. Sa di umanità, di serietà, di parole semplici che aiutano a comprendere anche i termini più tecnici, di sguardi rassicuranti anche quando occorre essere consapevoli che tutto potrebbe precipitare. È una vicenda che ben rappresenta ciò su cui il nostro Ospedale ha puntato in questi mesi: essere sempre più una realtà in cui non ci sono muri tra pazienti e medici, a prescindere da ruoli e gerarchie.

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È quanto accaduto alla famiglia di un paziente che nei giorni scorsi ha subìto un delicato intervento per un aneurisma dell’aorta addominale.
Tutto inizia la prima settimana di dicembre 2016 quando l’uomo – che chiameremo Mario – 73 anni, siciliano, dopo alcune peripezie viene messo in contatto con l’Ospedale dell’ASL di Biella. Un contatto che si rivela sùbito immediato, una situazione che facilmente qualunque cittadino avrebbe potuto replicare.
È il figlio, residente in città da diversi anni, che sceglie di telefonare alla Chirurgia Vascolare del “Degli Infermi”. “È stata una infermiera gentilissima – racconta – a rispondermi; ho chiesto se fosse possibile parlare con il Primario, ma in quel momento si trovava in Sala operatoria. Mi è stato detto: lasci pure i suoi recapiti a noi. Dopo circa un’ora è stato il dottor Forliti in persona, Direttore della Chirurgia Vascolare (nella foto), a richiamarmi; ero basito da una tale disponibilità“.
Dalla telefonata al biglietto aereo, il passo è stato brevissimo. Martedì 13 dicembre la prima visita di mio padre e un intervento che, nonostante una prima programmazione fissata per il 21, è stato poi necessario eseguire in urgenza giovedì 15 dicembre. Anche in questa circostanza di emergenza improvvisa ogni aspetto è stato gestito con estrema organizzazione.

Tutto è andato per il meglio; adesso “Mario” sta bene ed è stato dimesso venerdì 23 dicembre.
La moglie, che proprio non ce la fa a non esprimere quello che prova, ci tiene a sottolineare che ogni parola sarebbe comunque riduttiva rispetto al valore che questa esperienza di cura ha rappresentato. Perché se è vero che ricevere una assistenza di qualità è un diritto di tutti i cittadini, non sempre ciò che dovrebbe essere scontato diventa una regola rispettata nella realtà.

Noi qui – prosegue il figlio – abbiamo trovato professionalità e gentilezza, il tutto accompagnato sempre da sorrisi che, anche nei momenti più difficili, ci hanno confortato e aiutato. Un grazie speciale va al dottor Forliti e a tutta la sua équipe di medici e infermieri. Per noi sono stati veri angeli“.

Abbiamo avuto davvero soddisfazione” precisa ancora la moglie con un linguaggio semplice; che per un meridionale significa: “si sono dedicati a noi, con tutta la passione che serve“, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.