La dottoressa Elisabetta Favettini con mammografo all'Ospedale dell'ASL BI 12052016

Dopo Proteus Donna un altro Progetto di ricerca per la prevenzione del tumore al seno

 

La dottoressa Elisabetta Favettini, Vice Direttore della Struttura Complessa Radiologia dell’ASL di Biella

 

Dopo l’avvio dello studio PROTEUS DONNA, partirà a Biella ANDROMEDA, un progetto sulla personalizzazione delloscreening mammografico condotto in collaborazione con:

  • CPO (Centro di Prevenzione Oncologica) di Torino, capofila dello studio
  • ASL di Biella
  • ASL di Vercelli
  • Fondazione Edo ed Elvo Tempia di Biella.

Lo studio si pone l’obiettivo di individuare e definire in maniera accurata il livello di rischio individuale delle donne che si sottopongono allo screening, allo scopo di progettare percorsi di prevenzione diversi e adatti al profilo di ogni singola donna. È rivolto alle donne di età compresa tra i 46 e i 68 anni che aderiscono al programma di screening dei tumori della mammella Prevenzione Serena. Coloro che decideranno di rientrare nel progetto ANDROMEDA, saranno invitate a rispondere a due diversi tipi di questionari e a fare un prelievo di sangue, che servirà per analisi molecolari. Sia le risposte dei due questionari sia le informazioni derivanti dal prelievo saranno utili per completare il profilo di rischio individuale.

Il primo questionario è lo stesso già adottato per PROTEUS DONNA (http://www.proteusdonna.it) e viene compilato al momento della mammografia. In esso vi sono domande relative alla storia ormonale e riproduttiva, ad eventuali precedenti biopsie mammarie e alla familiarità per tumore al seno.

Il secondo questionario riguarda invece gli stili di vita (abitudini alimentari, attività fisica, consumo di alcool, fumo, fattori di stress) e viene consegnato alle donne aderenti allo studio il giorno della mammografia, chiedendo loro di compilarlo con calma a casa e di restituirlo il giorno in cui si recheranno presso la Fondazione Tempia per il prelievo di sangue (entro due settimane dalla mammografia).

Il Progetto è finanziato dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC) e coinvolge la Città di Torino e le Province di Biella e di Vercelli. A Torino è già partito nell’estate 2015, con un ottimo riscontro da parte delle donne invitate.

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A Biella lo studio sarà condotto in collaborazione con l’ASL, sotto la supervisione della dottoressa Elisabetta Favettini e dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia, che si occuperà della parte relativa al prelievo e la gestione dei campioni ematici in fase di reclutamento ed alle analisi molecolari in seguito. La Fondazione coinvolgerà inoltre numerosi volontari, indispensabili per l’accoglienza in Ospedale (momento in cui le donne effettuano la mammografia di screening e in cui vengono invitate ad aderire allo studio) e per l’accoglienza presso la Fondazione Edo ed Elvo Tempia, momento in cui le donne effettueranno il prelievo ematico e in cui consegneranno il questionario sugli stili di vita. Qualora avessero necessità di supporto alla compilazione del questionario, potranno essere aiutate dai volontari stessi. Inoltre, la Fondazione offrirà a tutte le donne aderenti la possibilità di partecipare a serate dedicate alla presentazione dei corretti stili di vita e dei progetti che da diversi anni porta avanti in questo ambito. I fattori di rischio legati agli stili di vita sono infatti MODIFICABILI e l’adozione di un corretto stile di vita può contribuire ad una diminuzione del livello di rischio individuale.

Lo scopo finale dello studio è poter calcolare in maniera accurata il rischio di ciascuna donna, per poter offrire uno screening “personalizzato” a intervalli di tempo variabili evitando quindi mammografie ravvicinate e non necessarie per le donne con un basso rischio e intensificando il monitoraggio per le donne con un rischio elevato.
Per ulteriori informazioni, invitiamo a consultare la pagina web relativa al Progetto: http://www.cpo.it/it/articles/show/studio-andromeda-la-tua-storia-per-uno-screening-migliore , come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.