Dr Angelo Penna drssa Antonella Croso dr Bernardino Debernardi 21092015

 

Si è svolta lunedì 21 settembre 2015 la “Giornata Geriatrica Biellese” che aveva per titolo “Demedicalizzare la Malattia di Alzheimer e le altre forme di demenza: la sfida biellese”.
L’incontro, che si è svolto nella Sala Convegni dell’Ospedale degli Infermi e che ha preso avvio alle 08.30 per concludersi intorno alle 17.00, si rivolgeva ai Medici di Medicina Generale, medici specialisti, personale infermieristico, ma anche a fisioterapisti, educatori, dietisti, logopedisti e farmacisti. Questa giornata, a partecipazione gratuita, si è prefigurata come l’occasione per un confronto tra operatori al fine di migliorare ulteriormente i servizi rivolti ai pazienti affetti da demenze ed in particolare da Malattia di Alzheimer.
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Nel solo territorio biellese si contano ben 4mila pazienti affetti da demenze, che presentano necessità e bisogni in ambito medico ed assistenziale. La gamma di servizi indispensabili per dare risposta alle loro molteplici e varie esigenze, il fatto che nessuna struttura possa, da sola, risolvere i loro problemi e il numero delle figure professionali coinvolte nella gestione di questi pazienti fanno emergere il bisogno di momenti di confronto continui tra operatori, proprio con l’obiettivo di migliorare l’offerta di servizi. È a questo scopo che la Struttura Post-Acuzie Geriatria con la Struttura Formazione e Comunicazione dell’ASL di Biella hanno organizzato l’incontro di lunedì. Tra i relatori figuravano medici geriatri, psicologi, pedagogisti, educatori, operatori socio-sanitari, sia dell’Azienda Sanitaria Locale di Biella sia di Case di Riposo del territorio e di altre realtà sanitarie d’Italia quali l’IRCSS Fondazione Santa Lucia di Roma e l’Università di Perugia. Ciascuno per le proprie competenze, ha illustrato ai partecipanti le esperienze di gestione di persone affette da demenze, sia in ospedale sia nelle case di cura, nel tentativo di individuare nuove strade, nuovi percorsi di presa in carico e nuove modalità che siano in grado di rispondere ancora meglio alle esigenze di questi ammalati.

Si ricorda che il Biellese è tra le realtà più virtuose in termini di servizi per la gestione delle demenze, anche grazie alla collaborazione tra il Servizio Sanitario pubblico e le numerose Associazioni, Cooperative e Onlus presenti sul territorio dedicate proprio alla terza età. Il modello biellese è infatti preso d’esempio da diverse strutture sia della regione sia d’Italia.
Tra i servizi più significativi del territorio locale per la gestione dei pazienti affetti da demenze si ricorda il Centro della Memoria “Adele Majoli”, inaugurato nel dicembre del 2012 e dedicato alla diagnosi e alla cura della Malattia di Alzheimer e dei disturbi cognitivi. Questo centro, con sede all’Ospedale egli Infermi, è gestito dall’ASL BI insieme ad AIMA Biella (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) ed è stato attivato con la collaborazione dei consorzi biellesi IRIS e CISSABO (che si occupano di servizi socio-assistenziali) e delle Strutture Neurologia e Psichiatria dell’Azienda Sanitaria Locale. Dal suo avvio, i malati seguiti dal Centro sono passati da poche decine a circa 1.000. Più recentemente, nel 2014, è stata inaugurata a Biella anche la “Palestra della Memoria”, grazie alla collaborazione tra AIMA Biella, cooperativa ANTEO e ASL BI. Questo servizio è nato come primo centro piemontese di terapie non farmacologiche a connotazione terapeutica ma non assistenziale, a sostegno dei soggetti con fragilità. Infine, da non dimenticare nemmeno l’apporto dei geriatri dell’ASL di Biella che, a titolo gratuito, dedicano il proprio tempo anche ad altri progetti di rilievo quali i Caffé Alzheimer, spazi di ritrovo dove ammalati, famigliari e volontari si incontrano per bere un caffè insieme, spezzare la solitudine, confrontarsi con altri e ricevere informazioni da esperti. Completano le risposte assistenziali territoriali ai malati di Alzheimer il Nucleo Alzheimer Temporaneo, il Centro Diurno presso la struttura “Cerino Zegna” di Occhieppo Inferiore e il Centro Diurno “Antonio Barioglio” di Trivero, realtà con cui l’ASL di Biella collabora proficuamente da molti anni.

Il dottor Bernardino Debernardi, Direttore della Post-Acuzie Geriatria dell’ASL di Biella, commenta: “Tutte queste iniziative rispondono pienamente al tentativo di demedicalizzare la Malattia di Alzheimer, in quanto nel territorio biellese la presa in carico del paziente avviene con approcci anche non farmacologici e dunque lavorando sulle capacità residue della persona attraverso attività che stimolano la mente e la memoria, con l’obiettivo di rallentare il più possibile la progressione della patologia. L’esperienza che abbiamo maturato nel Biellese è considerata un esempio da seguire da parte di diverse realtà sanitarie regionali e nazionali, che sono già venute a Biella proprio per approfondire la conoscenza dei modelli di cura adottati”.