Medici Guinea Bissau all'Ospedale ASL Biella 08052017

Il percorso di due medici africani al “Degli Infermi”

 

Da sinistra, i dottori Paola Trevisan, Francesco Cavallero, Francesco D’Aloia (Direttore SC Direzione Sanitaria di Presidio), Vanira E.P.A. De Almada, Nelson Alfonso Nhacra ed Angelo Penna all’Ospedale dell’ASL di Biella, lunedì 8 maggio 2017

 

Anche quest’anno si rinnova la collaborazione tra l’ASL di Biella e l’Ospedale di Cumura, in Guinea Bissau nell’Africa Occidentale. Nella mattinata di lunedì 8 maggio 2017 sono arrivati al nostro Ospedale i dottori Nelson Alfonso Nhacra e Vanira E.P.A. De Almada, rispettivamente infettivologo e ginecologa che ora frequentano l’Ospedale “Degli Infermi” per perfezionare la loro formazione.

Un progetto in cui l’ASL BI crede, reso possibile grazie al sostegno e la collaborazione di più protagonisti. L’iniziativa è stata avviata già l’anno scorso con l’apporto del dottor Francesco Cavallero, medico veterinario dell’ASL di Biella in qualità di sindaco di Casalborgone (TO), che aveva risposto all’appello lanciato da Padre Armando Cossa, Direttore Sanitario dell’Ospedale africano.

A coordinare tutte le attività logistiche e organizzative è stato il dottor Angelo Penna, Direttore Sanitario della nostra Azienda Sanitaria Locale, insieme alla dottoressa Paola Trevisan della Struttura Complessa (SC) Direzione Sanitaria di Presidio. Prezioso il sostegno della Fondazione “Maria Bonino” di Biella che anche per il 2017 ha scelto di farsi carico interamente delle spese di vitto e alloggio presso l’Ospedale ed al Cottolengo, dove i due medici vengono ospitati durante il soggiorno.

33 e 32 anni, questi giovani medici sono a Biella per apprendere tecniche e metodi di lavoro non ancora sviluppati a Cumura. In particolare nel caso del dottor Nelson Alfonso Nhacra – per il secondo anno al “Degli Infermi” – per proseguire l’apprendimento anche in campo ecografico; per la dottoressa Vanira E.P.A. De Almada invece è una occasione preziosa per apprendere la tecnica del parto cesareo e le procedure di anestesia necessarie.

Continuiamo a credere in progetti di questi natura – ha detto il Direttore Generale dottor Gianni Bonelliperché siamo convinti che la formazione e la cultura siano due aspetti fondamentali per crescere. Siamo felici che il nostro Ospedale sia uno dei luoghi in cui questa forma di sviluppo viene resa attuabile“.

Una formazione sul campo da poter poi esportare in territori dove l’AIDS continua a mietere vittime e dove la capacità di eseguire un’anestesia e un taglio cesareo possono fare la differenza per salvare la vita di mamme e neonati, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.