Per i medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia Medica) dell’ASL BI è in uso il dispositivo elettronico tipo “Uomo a terra” al fine di poter monitorare la sicurezza dei lavoratori coinvolti, sia in caso di malessere sia in caso di possibili aggressioni anche durante visite domiciliari. Questi dispositivi sono indossabili e permettono di rilevare automaticamente situazioni di pericolo, come cadute, immobilità prolungata o perdita di verticalità. In caso di allarme, inviano una segnalazione ad un centro raccolta dati, consentendo l’attivazione immediata dei soccorsi. Sono limitati i contesti di lavoro in solitario.
Come premesso, l’attenzione dell’ASL BI per la sicurezza degli operatori è costante, prova è la sottoscrizione avvenuta il 5 marzo 2025 del “Protocollo d’Intesa per la Prevenzione ed il Contrasto degli atti di violenza e delle aggressioni contro gli esercenti le professioni sanitarie nelle Strutture e nei Presìdi dell’Azienda Sanitaria Locale” tra Prefettura, Questura, Comando Provinciale dei Carabinieri di Biella e l’ASL BI. Primo obiettivo del protocollo è quello di promuovere la diffusione di una politica di tolleranza zero verso gli atti di violenza, nonché la realizzazione di una specifica formazione da parte del personale sanitario operante nell’ASL BI, in materia di prevenzione e gestione dei conflitti.
Il protocollo prevede che le Forze dell’Ordine, oltre ad assicurare il proprio intervento anche in caso di fattispecie di violenza del personale ASL BI, perpetrate da parte di utenti/pazienti ricoverati, loro familiari o altri soggetti in genere, si impegnano a svolgere verifiche periodiche presso l’Ospedale e determinate sedi territoriali dell’ASL BI. Le stesse si impegnano ad intervenire sul posto con tempestività a fronte di emergenze, ovvero a far convergere personale in prossimità del luogo in caso di segnalazioni di potenziale pericolo da parte degli operatori coinvolti.
Si ricorda inoltre che per accedere alla Continuità Assistenziale è stato attivato un nuovo numero telefonico, il 116 117, tramite il quale l’utenza viene registrata e indirizzata secondo le necessità. In caso di utenza nota alle Forze dell’Ordine, è previsto che sia fatta avvicinare una pattuglia dedicata nelle zone limitrofe ai locali della sede, in modo tale da intervenire tempestivamente in caso di necessità.
In riferimento al tema videosorveglianza del parcheggio dell’Ospedale, la cui area non fa capo all’ASL BI, ma al Comune di Ponderano che ha affidato la sua gestione ad una ditta esterna tramite un contratto che prevede telecamere di video sorveglianza, la cui importanza prioritaria è stata sottolineata in più occasioni, affinché vengano installate quanto prima possibile.
Si informa inoltre che l’Azienda Sanitaria monitora costantemente gli episodi di violenza, verbale e fisica, in quanto sono segnalati dagli operatori stessi mediante un percorso dedicato e monitorati dai servizi preposti. Il Gruppo multidisciplinare dedicato si riunisce periodicamente, oltre che a seguito di eventi specifici, come in quello verificatosi recentemente, e dopo attenta analisi programma azioni di miglioramento.
In merito al Pronto Soccorso, appare utile evidenziare che è oggi il punto di raccolta di un disagio sociale, spesso aggravato da situazioni di affollamento e presenza di utenti con problematiche comportamentali. In questo scenario, il lavoro degli operatori sanitari è impegnativo e non esente da rischi, soprattutto nelle ore notturne, dove le condizioni operative si fanno più critiche. Proprio per questo, l’Azienda ha da tempo attivato Presìdi di sicurezza strutturati. Attualmente, la presenza della Polizia di Stato è garantita per 12 ore al giorno dal lunedì al venerdì e il sabato mattina, oltre al servizio di Vigilanza presente H24 in Ospedale e che offre supporto anche in Pronto Soccorso.