Italia durante questo decennio”.
Il professor Alberto Dal Molin, Infermiere biellese che ha avviato la propria carriera proprio all’ASL BI, per poi diventare Ricercatore, Coordinatore della sede di Biella del Corso di Laurea in Infermieristica e quindi Professore Associato presso l’Università del Piemonte Orientale, ha sottolineato come “il “Primary Nursing” sia un aspetto fondamentale per migliorare l’assistenza ai pazienti. Il valore aggiunto dell’esperienza biellese è stato quello di non fermarsi a introdurre il modello nella pratica clinica e organizzativa, sviluppando parallelamente uno studio di ricerca che andasse a valutare l’impatto che questo poteva avere sugli “outcome” clinici e di natura organizzativa, coniugando così i due aspetti”. “Grazie alla sinergia “biellese” consolidata tra ASL BI, CNAI/CESPI e UPO stiamo per attivare il terzo Corso di perfezionamento universitario per “Formatori Primary Nursing”, che ha l’ambizione di andare a formare in questo senso nuovi Infermieri per consentire di introdurre il modello assistenziale in ulteriori Ospedali”, ha aggiunto il professor Dal Molin.
La dottoressa Maddalena Galizio, per la Consociazione Nazionale delle Associazione infermieristiche (CNAI)/Centro Studi per le Professioni sanitarie (CESPI), ha voluto rimarcare il fatto che “l’anniversario è motivo di orgoglio e soddisfazione perché CNAI/CESPI è stata recettiva al desiderio di cambiamento nella modalità di realizzare e garantire le cure infermieristiche da parte della Direzione delle Professioni Sanitarie di Biella. Un gruppo di professionisti, coordinato dalla cara collega Chiara Boggio Gilot, ha costruito insieme a Croso e Gatta il progetto che ha consentito di implementare il “Primary Nursing” con i risultati celebrati in questa ricorrenza. CNAI/CESPI e i professionisti di Biella continuano insieme nella custodia dei valori che sottendono al “Primary Nursing” e vigilano per mantenere il livello di soddisfazione dei cittadini che hanno trovato in questo sistema di cure la dignità di loro stessi e delle loro famiglie”.
“La giornata di Città Studi celebra i dieci anni del “Primary Nursing” a Biella, ma ci aiuta anche a riflettere sugli obiettivi raggiunti e sugli ambiti sui quali è ancora necessario lavorare, in un’ottica di valorizzazione della professione infermieristica e del rapporto tra Infermiere e assistito nelle Organizzazioni che promuovono lo sviluppo di modelli innovativi in una logica centrata sui processi e non esclusivamente sulle prestazioni”, ha dichiarato la dottoressa Simona Milani, Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Biella.
La dottoressa Claudia Gatta, Responsabile assistenziale del Dipartimento Medico e Urgenza dell’ASL BI, ha ricordato il percorso che ha portato l’Azienda Sanitaria ad attuare il “Primary Nursing” a Biella: “Alla fine del primo decennio del Duemila ero Coordinatore infermieristico del Dipartimento di Medicina e in un articolo della rivista scientifica Assistenza Infermieristica e Ricerca avevo trovato per la prima volta informazioni su questo modello infermieristico. L’articolo riportava due passaggi che mi avevano colpito, ovvero che il “Primary Nursing” migliorava il rapporto tra Infermiere e paziente e che rendeva gli operatori più consapevoli del proprio ruolo. Da lì ho approfondito l’argomento e ho trovato l’appoggio di Croso e del gruppo di lavoro. Nel frattempo avevo anche letto e rielaborato un libro di Marie Manthey (fondatrice del modello di assistenza infermieristica, già ospite a Biella nel 2015, ndr) e successivamente abbiamo iniziato a condividere la modalità con parte del personale infermieristico biellese, testandone l’applicazione. Grazie all’adattamento del personale abbiamo quindi trovato la strada giusta”.