AGENAS

Nel mese di novembre 2025 è stato pubblicato da parte di Agenas, organo tecnico a supporto del Ministero della Salute, l’aggiornamento dei dati relativi alle perfomance delle Aziende Sanitarie. I dati sono riferiti all’anno 2024 e per quanto riguarda l’ASL di Biella mettono in luce risultati sopra la media con valori “alti” e “molto alti” per assistenza distrettuale, ossia le cure territoriali, ma anche per la capacità di offerta di prestazioni specialistiche, oltre che nell’ambito della prevenzione e della sostenibilità economico patrimoniale, posizionando l’Azienda Sanitaria biellese, in buona parte degli indicatori considerati, nelle parte alta della classifica sia regionale che in quella nazionale per aziende riferite a bacini di popolazione inferiori a 250mila abitanti.

Area Prevenzione 

Per quanto riguarda la prevenzione, in ambito regionale, l’ASL BI, nonostante le difficoltà insorte nel 2024 in riferimento al reperimento di gastroenterologi anche per l’attività di screening del colon retto, risulta essere contrassegnata dal colore “verde” e si posiziona dietro all’ASL di Alessandria, prima assoluta, seguita dall’ASL di Asti e dalle ASL del cuneese e della provincia torinese, ma davanti alle ASL di Vercelli, di Novara e di Città di Torino. Spiccano lo screening della mammella (con valore molto alto) e della cervice (con valore “alto”) in termini di percentuale di donne che, a seguito di invito, hanno eseguito lo screening rispetto alla popolazione target. A confronto con le altre aziende sanitarie italiane con meno di 250 mila abitanti, l’ASL BI risulta essere terza per risultati nello screening della mammella e quinta per quello della cervice uterina su 27 aziende.

Area Assistenza distrettuale

Rispetto all’Assistenza Distrettuale, l’ASL BI si conferma per il secondo anno consecutiva al primo posto per risultati in Piemonte, con un valore tra l’“alto” e il “molto alto”.
Più nel dettaglio, l’ASL di Biella, con 1.481, in raffronto alle altre aziende sanitarie con meno di 250 mila abitanti, ha un valore ottimale dell’indicatore riferito al numero medio di assistiti adulti per medico di medicina generale, fissato intorno a 1.500, ed in particolare tra 1.470 e 1.530.

Per quanto riguarda il numero medio di assistiti pediatrici per pediatra di libera scelta, l’ASL BI presenta come risultato 969 a fronte di un valore dell’indicatore ottimale che si attesta intorno all’800, ma con un posizionamento migliore rispetto alle Aziende Sanitarie di Verbano Cusio Ossola (1.246), di Asti (1.217) e di Vercelli (1.137) e Cuneo 2 (1.075).

Per dotazione di servizi territoriali, l’Azienda Sanitaria biellese, rispetto alle aziende sanitarie italiane con popolazione inferiore ai 250 mila abitanti, è collocata al sesto posto, dopo l’ASL di Vercelli che risulta terza e davanti alle aziende sanitarie di Cuneo, Verbano Cusio Ossola, Asti e Città di Torino e TO3.

Nelle “Cure Primarie” l’ASL di Biella risulta quarta in Piemonte, davanti alle Aziende del cuneese, di TO3, TO5, ma prima tra le Aziende Sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti come Vercelli e Verbano Cusio Ossola, Città di Torino e Asti. Sempre nell’ambito delle Cure Primarie, se considerato l’indicatore relativo alle prestazioni prenotate sul totale delle prestazioni prescritte (catchment index che si riferisce alle prime visite) l’ASL di Biella, risulta al sesto posto se confrontata con le aziende sanitarie italiane con meno di 250mila abitanti e prima tra quelle piemontesi con lo stesso bacino di popolazione, ossia inferiore a 250 mila abitanti, davanti alle ASL del Verbano Cusio Ossola, Asti, Vercelli e Alba Bra. L’indicatore misura la capacità del servizio territoriale di tradurre le prescrizioni di prime visite ambulatoriali in effettive prenotazioni. Per l’ASL di Biella occorre dire che questo risultato deriva dalla collaborazione tra territorio e ospedale, in quanto la stragrande maggioranza delle prestazioni ambulatoriali, visite comprese, sono erogate dal presidio, ossia dagli specialisti ospedalieri.

Il risultato è positivo anche rispetto all’indicatore delle “ospedalizzazione evitabili”, rispetto al quale l’ASL BI è quinta in Piemonte, davanti all’Aziende Sanitarie di Asti, Novara, Vercelli, Verbano Cusio Ossola, Alessandria, CN1 e Città di Torino.
Per la presa in carico territoriale, l’ASL BI è seconda in Piemonte preceduta solo dall’ASL di Vercelli.

Sempre nell’ambito dell’Assistenza Distrettuale, tra gli indicatori compare anche il tasso di ospedalizzazione per scompenso cardiaco, in riferimento al quale il punteggio dell’ASL BI è tra i migliori nell’ambito delle aziende sanitarie con meno di 250 mila abitanti. Il risultato deriva dalla collaborazione tra professionisti ospedalieri e territoriali, sia in ambito medico che infermieristico; l’ASL BI ha 1,41 preceduta solo da Vercelli con 1,12 e davanti alle ASL CN2, Verbano Cusio Ossola e di Asti.

Anche per tasso di ospedalizzazioni per complicanze e breve e lungo termine di diabete, l’ASL di Biella ha raggiunto il punteggio di 0,21, preceduta da Asti e ASL CN2, ma davanti a Vercelli e Verbano Cusio Ossola, che presentano un tasso rispettivamente doppio e superiore al doppio.

Un altro sotto indicatore dell’Assistenza Distrettuale è relativa alla percentuale di accessi in PS inappropriati di pazienti over 75 rispetto al quale l’ASL di Biella presenta uno dei migliori risultati in raffronto alle altre aziende sanitarie con meno di 250 mila abitanti, ponendosi con 8,06 davanti alle ASL di Vercelli, Asti e CN2 che presenta un tasso quasi doppio con 15,84. Un valore elevato dell’indicatore viene valutato negativamente in quanto indice di potenziale inappropriatezza, in quanto indica la presenza di pazienti che hanno effettuato accessi in PS quando avevano un’alternativa sul territorio.

Correlabile all’indicatore precedente è il tasso del numero di pazienti in ADI (Assistenza Domiciliare Integrata) per alti livelli di intensità assistenziale, in cui l’ASL di Biella si posiziona come prima delle Aziende Sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti con un punteggio di 12,10 rispetto a Vercelli con 9,06, Asti 7,76, Cuneo 2 con 7,47 e Verbano Cusio Ossola con 6,97. L’analisi considera anche il numero di posti letto in strutture residenziali per 1.000 abitanti over 65, che vede l’ASL di Biella, con un punteggio di 40,12, terza in Piemonte tra le Aziende con meno di 250 mila abitanti, dopo l’ASL di Asti e CN2 e davanti all’ASL di Vercelli (39,6) e del Verbano Cusio Ossola (31,18). Vengono infatti valutati positivamente valori elevati dell’indicatore, in quanto espressione di una maggiore dotazione di posti letto in strutture residenziali.

Per quanto riguarda il consumo pro capite di prestazioni di Risonanze Magnetiche osteoarticolari in pazienti con età superiore a 65 anni per 100 abitanti l’ASL di Biella presenta un punteggio di 2,66 affiancata dall’ASL di Vercelli con 2,63 che si attesta intorno alla media nazionale.

Per consumo di prestazioni di laboratorio per 100 abitanti, anche in questo caso viene valutato positivamente un dato prossimo al valore medio nazionale in quanto l’indicatore è standardizzato per età della popolazione residente. L’ASL BI totalizza 1.080,93 rispetto all’ASL di Vercelli con 1.092,18 e Verbano Cusio Ossola con 1.224,37.

Performance delle aziende sanitarie territoriali - grafico AGENAS
Area Assistenza Ospedaliera

Per quanto concerna l’Assistenza Ospedaliera essa è valutata da tre sotto indicatori molto specifici, che riguardano i ricoveri e gli interventi programmati.
Il primo riguarda l’indicatore meno positivo ed è riferito alla percentuale di interventi di colecistectomia, protesi d’anca/ginocchio/spalla effettuata nel rispetto dei tempi d’attesa rispetto alla classe di priorità attribuita rispetto al quale l’ASL di Biella risulta quarta tra le aziende sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti dopo ASL di Vercelli, CN2, Verbano Cusio Ossola e prima dell’ASL di Asti.
Il secondo invece vede l’ASL di Biella con un buon risultato e riguarda l’indice di fuga per ricoveri di medio-bassa complessità: l’ASL di Biella si posiziona con il secondo valore migliore tra le aziende sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti con un punteggio di 37,54 davanti alle Asl di Asti (41,16), CN2 (41,22) e di Vercelli con (58,47). Un valore elevato dell’indicatore indica volumi significativi di mobilità passiva e, conseguentemente, una ridotta capacità dell’ASL di trattenere i propri assistiti per prestazioni erogabili a livello locale.
Il terzo riguarda il numero medio di giornate di degenza per ricoveri in reparti di Medicina Interna e Geriatria, in cui Biella risulta con il secondo punteggio più alto dopo l’ASL di Aosta tra le aziende sanitarie italiane con una popolazione inferiore ai 250 mila abitanti con un punteggio di 17,61 rispetto alle ASL di CN2 con 14,35 e Asti con 13,28 e Verbano Cusio Ossola con 12,16 e Vercelli con 10,58. Sul dato potrebbe incidere la presenza presso l’ASL BI dell’unico reparto di Geriatria del Quadrante Nord Orientale.
Dato di particolare rilievo a livello regionale è che l’ASL di Biella risulta prima in Piemonte per consumo di prestazioni specialistiche con valori “molto alti”, quando nel 2022 risultava essere sesta e seconda nel 2023.
Se il consumo di prestazioni specialistiche evidentemente è riferito al bisogno di salute della popolazione e di conseguenza ricondotto all’assistenza distrettuale e quindi al territorio, di fatto all’ASL di Biella la produzione di prestazioni specialistiche, quali visite ed esami, è in capo all’Ospedale rispetto al quale da questo indicatore “molto alto” si deducono livelli di produzione elevati.

Area sostenibilità economico-patrimoniale

Nell’ambito degli investimenti, l’ASL di Biella risulta quarta in Piemonte per lo “stato del patrimonio” ossia l’indicatore che calcola il fondo di ammortamento delle immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari, attrezzature sanitarie e scientifiche).
Rispetto al dato riferito alla percentuale di grandi apparecchiature con più di dieci anni di esercizio, sempre in riferimento alle aziende sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti, l’ASL di Biella con 33,33 si colloca dopo l’ASL di Alba e Bra e prima di Asti con 84,62 e Vercelli con 41,67. Più elevato è il numero, maggiore è la quota di grandi apparecchiature oltre i dieci anni.
Considerando infine l’indicatore della Sostenibilità Economico Patrimoniale, l’ASL di Biella risulta essere la migliore Azienda Sanitaria d’Italia con popolazione inferiore a 250 mila abitanti. Anche rispetto alle aziende sanitarie piemontesi con popolazione inferiore a 250 mila abitanti l’ASL di Biella risulta l’unica contrassegnata con il colore verde, staccando di diverse posizioni le ASL CN2, Verbano Cusio Ossola, Vercelli e Asti.
Per costi pro capite dell’assistenza ai residenti l’ASL di Biella risulta quarta in Piemonte dopo l’ASL di Novara, ASL TO4 e ASL di Alessandria. Il punteggio della performance è attribuito in relazione al punteggio medio di performance delle seguenti aree: prevenzione, assistenza distrettuale, assistenza ospedaliera, outocome. Per quanto riguarda la tempestività dei pagamenti tutte le aziende sanitarie piemontesi si trovano allineate con punteggio “molto alto”.
Per quanto riguarda il costo dell’assistenza farmaceutica pro-capite, l’ASL BI, con 136,68, si colloca in linea con altre aziende sanitarie piemontesi con meno di 250 mila abitanti, quali ad esempio l’ASL di Asti con 141,72, quella di Vercelli 137,85 e del Verbano Cusio Ossola con 136,67, staccate solo dall’ASL CN2 con 127,85.

Sostenibilità economico patrimoniale - grafico AGENAS

Per tutti i dati è possibile consultare il Portale Statistico Agenas link 16 (LINK)