Locandina convegno montessori alzheimer 10022015

 

Martedì 10 febbraio 2015, il Nuovo Ospedale dell’ASL BI ha aperto le porte al convegno sulla sperimentazione del Metodo Montessori in pazienti affetti da morbo di Alzheimer.
L’iniziativa, che si è svolta a partire dalle ore 08.30 per concludersi intorno alle 12.00, era organizzata dalle Strutture Complesse (S.O.C.) Geriatria Post-Acuzie, e Formazione e Comunicazione dell’ASL BI, insieme a Fondazione Montessori Italia, con la sponsorizzazione del Lions Club Biella Bugella Civitas e di AIMA Biella – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer.

È disponibile la locandina.

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Il convegno si rivolgeva al personale sanitario che si occupa di pazienti affetti da demenze ed ai pedagogisti. L’appuntamento rientrava nell’ambito del progetto “Montessori incontra Alzheimer”, che consiste nella riscoperta del metodo educativo adottato da Maria Montessori agli inizi del secolo scorso per adattarlo ed impiegarlo oggi nel trattamento dei pazienti con Alzheimer, nell’ambito delle terapie non farmacologiche. L’obiettivo era valutare l’efficacia del metodo, le possibili evoluzioni e, soprattutto, arrivare a garantire il benessere della persona ammalata, la tutela della sua dignità e portare ad un miglioramento delle sue condizioni di vita. Il risultato finale atteso è il ritardo della degenerazione psico-fisica.

Per l’occasione, in qualità di relatori, sono stati presenti i geriatri biellesi, dottori Paola Bertone e Bernardino Debernardi, quest’ultimo Direttore della Geriatria dell’ASL BI. Al tavolo anche i componenti della Fondazione Montessori: la pedagogista dottoressa Annalisa Perino, che ha curato la realizzazione pratica del convegno, ed il dottor Ruggero Poi che ha parlato degli sviluppi futuri. Ha partecipato anche il dottor Bartolo Morabito, della Cooperativa Sociale KCS Caregiver, che ha illustrato l’esperienza innovativa della RSA di Felino (Parma) sull’applicazione del Metodo Montessori proprio in casa di riposo.

Il dottor Bernardino Debernardi, spiega: “Le esperienze dell’Azienda Sanitaria Locale di Biella e della RSA di Felino sono uniche nel panorama nazionale. Ad oggi, infatti, solo altri due percorsi analoghi, di una certa rilevanza, sono stati intrapresi, ma all’estero: uno oltreoceano ed uno a Parigi. Il progetto che stiamo conducendo testimonia la molteplicità di approcci all’assistenza per i nostri ammalati e offre al Centro della Memoria “Adele Majoli” dell’ASL BI un nuovo metodo di presa in carico dei propri utenti”.

Il progetto di applicazione del Metodo Montessori per “rieducare” i pazienti con Alzheimer è stato portato all’attenzione degli addetti ai lavori in campo sanitario per la prima volta circa un anno e mezzo fa, al congresso annuale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia, suscitando vivo interesse. Il poster era stato realizzato da ASL BI, Centro della Memoria “Adele Majoli”, Fondazione Montessori Italia, Lions Club Biella Bugella Civitas.

Le demenze rappresentano la quarta causa di morte negli ultrasessantacinquenni dei Paesi occidentali; il numero dei casi aumenta con l’età ed è evidente una maggiore incidenza tra la popolazione femminile, soprattutto per quanto riguarda i casi di Alzheimer. Oggi, le demenze riguardano 35,6 milioni di malati nel mondo, 7,3 milioni in Europa e un milione in Italia.
Sul territorio di competenza dell’ASL BI, le persone con demenza sono almeno 4.000 (di queste il 60% soffre della malattia di Alzheimer), con 350-400 nuovi casi l’anno, come si legge sul Comunicato Stampa trasmesso dalla Struttura Semplice Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione della nostra Azienda Sanitaria Locale.

 

(Nell’immagine a testa di pagina, una parte della locandina)