24 Dicembre 2025 16:05

Martedì 9 dicembre, l’organo tecnico del Ministero della Salute, Agenas, ha reso pubblici i dati relativi ai risultati di salute realizzati nel 2024 dagli Ospedali pubblici e privati italiani.
Sette sono le Aree Cliniche oggetto di valutazione, nel cui ambito l’Ospedale di Biella ha ottenuto i seguenti risultati:
- Cardiocircolatorio, livello di aderenza a standard di qualità: ALTO;
- Nervoso, livello di aderenza a standard di qualità: ALTO;
- Respiratorio, livello di aderenza a standard di qualità: MEDIO;
- Chirurgia generale, livello di aderenza a standard di qualità: MOLTO ALTO;
- Chirurgia Oncologica, livello di aderenza a standard di qualità: ALTO;
- Gravidanza e Parto, livello di aderenza a standard di qualità: ALTO;
- Osteomuscolare, livello di aderenza a standard di qualità: MOLTO ALTO;
Piano Nazionale Esiti (PNE)
L’Agenzia sintetizza gli esiti del Piano Nazionale Esiti (chiamato PNE) con una rappresentazione grafica denominata Treemap: è uno strumento di visualizzazione dati usato per rappresentare in modo sintetico e colorato la performance degli ospedali italiani per aree cliniche, tramite rettangoli di dimensioni proporzionali all’attività e di colore che indica la qualità (verde=alta, giallo=media, rosso=bassa) rispetto agli standard nazionali, supportando così il Programma Nazionale Esiti (PNE) di valutazione sanitaria.
Il Piano Nazionale Esiti è uno strumento di valutazione promosso da Agenas che supporta audit clinici e organizzativi, studiando la variabilità dei processi assistenziali per garantire standard di cura elevati. Il PNE oltre ad un sistema di monitoraggio è diventato uno degli strumenti strategici di governance del Servizio Sanitario Nazionale. Nella presente edizione, che considera complessivamente 218 indicatori, sono state complessivamente valutate 1.117 strutture di ricovero per acuti (pubbliche e private), utilizzando i dati delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO),linkati con l’Anagrafe Tributaria (per la verifica dello stato in vita dei pazienti) e con il flusso dell’Emergenza-Urgenza (EMUR) per la parte relativa al Pronto Soccorso.
Ortopedia e Traumatologia
Per quanto riguarda l’area clinica osteomuscolare: il reparto di Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Biella, diretto da Walter Daghino, ha ottenuto un risultato “Molto Alto” in 5 indicatori su 6 e il restante è risultato essere “Medio”:
- Frattura del collo del Femore con intervento chirurgico entro 48 ore: livello di aderenza a standard di qualità: MOLTO ALTO;
- Intervento di protesi d’anca, volume di ricoveri: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO;
- Intervento di protesi d’anca, riammissioni entro 30 giorni: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO;
- Interventi di protesi di ginocchio, volumi di ricoveri: livello di aderenza a standard di qualità MEDIO;
- Intervento di protesi di ginocchio, riammissioni entro 30 giorni: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO;
- Interventi per frattura del collo del femore: volume di ricoveri: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO.
L’Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale di Biella è quinto in Piemonte per percentuale di interventi per frattura del collo del femore effettuati entro 48 ore dall’accesso nella struttura di ricovero con una percentuale di 79.09% degli interventi per frattura del femore, a fronte della media nazionale del 60% ed è terzo per numerosità di interventi eseguiti per frattura di femore entro le 48 ore, con 263 interventi su 295 complessivi per femore, dopo l’Ospedale Maria Vittoria di Torino e l’Ospedale Maggiore della Carità di Novara
Ostetricia e Ginecologia
Risultato di eccellenza anche per l’Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Biella, provincia con l’indice di denatalità tra i più alti di Italia e che pure segna dati in controtendenza in termini di volumi e qualità dell’assistenza di rilievo nazionale.
Per quanto riguarda l’Area Clinica Gravidanza e Parto, il reparto, diretto da Bianca Masturzo, è primo in Piemonte e nei primi posti a livello nazionale per uno degli indicatori che maggiormente denotano la qualità dell’assistenza durante il parto ed è terzo in Piemonte per proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo. In particolare il reparto biellese ha ottenuto un risultato “alto” e “molto alto” per 3 indicatori e “medio” solo per numero di parti. Si tratta di risultati che evidenziano la professionalità e il grande lavoro svolto in questi 5 anni dall’arrivo della Dott.ssa Masturzo dal Sant’Anna di Torino: dato confermato dalla capacità del punto nascita biellese di porsi come punto di riferimento del territorio, la cui capacità attrattiva è testimoniato anche dal numero di pazienti che provengono anche dalle provincie limitrofe.
- Proporzione di parti con taglio cesareo primario: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO;
- Parti volume di ricoveri: livello di aderenza a standard di qualità MEDIO;
- Proporzione di parti vaginali in donne con pregresso taglio cesareo: livello di aderenza a standard di qualità ALTO;
- Proporzione di episiotomie in parti vaginali: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO.
Cardiologia (UTIC)
L’Area Clinica relativa all’apparato cardiocircolatorio vede confermare per il terzo anno consecutivo valori di elevata qualità registrati da parte del reparto di Cardiologia UTIC, diretto dal Dott. Andrea Rognoni, relativamente al numero di infarti gravi trattati con intervento minivasivo in Emodinamica entro 90 minuti dal primo contatto medico, con i il 77,35% di casi trattati entro i 90 minuti, per un totale di 102 pazienti, a fronte della media nazionale del 57,58%
Chirurgia Generale
Analogamente a quella osteomuscolare, l’Area Clinica relativa alla Chirurgia Generale ha ottenuto una valutazione complessivamente “Molto alta”, su tutti e due gli indicatori considerati:
- Colecistectomia laparoscopica volume ricoveri: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO; il reparto di Chirurgia Generale diretto dal Dott. Roberto Polastri, risulta secondo in Piemonte per numerosità di interventi di colecistectomia totale, dopo l’Ospedale Molinette di Torino.
- Colecistectomia laparoscopica: % di ricoveri con degenza post operatoria inferiore a tre giorni: livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO.
Chirurgia Oncologica
Nell’area clinica della chirurgia oncologica, sono inoltre stati valutati con livello di aderenza a standard di qualità MOLTO ALTO anche i seguenti interventi:
- Intervento chirurgico per tumore della mammella: volume ricoveri, con 185 interventi; questo dato pone la Breast Unit dell’Ospedale di Biella, che vede come referente il Dott. Massimilano Bortolini, al sesto posto in Piemonte per numero di interventi per tumore della mammella preceduta solo dall’IRCCS di Candiolo, dagli Ospedali Sant’Anna e Cottolengo di Torino, quello di Tortona e dall’ Ospedale Maggiore di Novara: l’Ospedale di Biella, con 185 interventi, è pari merito con l’Ospedale Mauriziano di Torino.
- Intervento chirurgico per tumore del colon: volume ricoveri, con 109 interventi il reparto di Chirurgia diretto da Roberto Polastri risulta quinto in Piemonte per numero di interventi, subito dopo gli ospedali Molinette, Mauriziano di Torino e Maggiore di Novara e IRCCS di Candiolo.
- Intervento chirurgico per tumore del rene: volume di ricoveri, con 50 interventi, il reparto di Urologia diretto da Stefano Zaramella è risultato quinto in Piemonte preceduto solo dagli Ospedali Molinette e San Luigi, di Torino, Maggiore di Novara e Mauriziano di Torino.
- Anche per procedure chirurgiche su patologie benigne, quali interventi di prostatectomia per ipertrofia prostatica, il reparto urologico biellese risulta il terzo centro in Piemonte, dietro agli ospedali Molinette e Cellini di Torino, e al 19° posto in ospedale in Italia. Nel 2025, grazie alle prestazioni aggiuntive eseguite, l’Urologia dell’ASL di Biella ha eseguito oltre 400 interventi, collocandosi ulteriormente tra i presidi che quest’anno hanno registrato volumi maggiori di attività in Piemonte e non solo. Questa tipologia di procedure chirurgiche beneficia della tecnologia laser ad olmio, grazie all’acquisto del dispositivo nel 2016 da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e dalla Fondazione Edo ed Elvo Tempia, a cui era seguita nel 2018 la donazione di un morcellatore da parte dell’Associazione “Amici Iniziativa Benefica Biellese”, resa possibile grazie alla collaborazione del Rotary – Biella Club Contact e della Banca Patrimoni Sella & C.. Nel 2023 era seguita un’ulteriore donazione da parte dell’Associazione “Amici dell’Ospedale”, che aveva acquistato un set chirurgico in più, in aggiunta alla dotazione esistente, in modo da consentire all’équipe di Urologia di incrementare il numero di pazienti che possono essere operati in una stessa seduta operatoria, portando a tre il numero dei kit chirurgici a disposizione, a beneficio della riduzione dei tempi di attesa per questo tipo di intervento, per una patologia molto diffusa nella popolazione maschile adulta ed anziana.
- In riferimento al numero di interventi chirurgici per tumore alla prostata (prostatectomia radicale), il reparto di Urologia dell’Ospedale di Biella è risultato terzo in Piemonte, a pari merito con l’Ospedale S. Croce e Carle di Cuneo, con 110 interventi, preceduto solo dall’Ospedale San Luigi e Molinette di Torino e davanti all’Ospedale Maggiore di Novara e all’Ospedale Mauriziano di Torino. Questo risultato è frutto del binomio, che spesso si rivela vincente, tra professionalità e innovazione tecnologica, che a partire da novembre del 2023 è stata sostenuta dall’introduzione della piattaforma robotica, grazie al contributo congiunto di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, Fondazione Edo ed Elvo Tempia e Associazione Amici dell’Ospedale di Biella.
- In ultimo, anche per numero di interventi chirurgici per tumore alla vescica, l’Urologia dell’ASL di Biella è quarta in Piemonte preceduta solo dagli ospedali Molinette, San Luigi e Giovanni Bosco di Torino.
Scompenso cardiaco, ipertensione arteriosa, diabete non controllato e infezioni del tratto urinario.
L’ASL di Biella risulta prima in Piemonte per percentuale migliore ottenuta in riferimento alle ospedalizzazioni per infezioni del tratto urinario.
In riferimento alla percentuale di ospedalizzazione per scompenso cardiaco, l’Asl di Biella è quinta in Italia e terza in Piemonte, ottenendo uno dei migliori risultati di gestione di questa patologia, riducendo i ricoveri. Questo risultato è dovuto ad una serie di azioni, quali una buon integrazione tra medici di medicina generale e specialisti ospedalieri, l’attivazione di ambulatori dedicati, l’assistenza domiciliare infermieristica attiva sette giorni su sette.
Per percentuale di ospedalizzazione per ipertensione arteriosa e per percentuale di ospedalizzazione per diabete non controllato (senza complicanze) l’ASL di Biella è addirittura prima non solo in Piemonte ma anche in Italia, con minor ricoveri per queste patologie, ha ottenuto le migliori percentuali, indicative di una buona qualità dell’assistenza sia ospedaliera che territoriale.
Essere tra le prime posizioni in questi ambiti significa aver svolto un lavoro costante, tenendo sotto controllo le persone con particolari bisogni di salute, prima che la malattia arrivi a peggiorare e riducendo così il ricorso al ricovero in Ospedale.
I risultati ottenuti sono il frutto del lavoro e della collaborazione di professionisti diversi che coinvolgono in particolare, oltre all’area territoriale e della promozione della salte: l’ambulatorio dedicato in Cardiologia e la Medicina Interna per quanto riguarda lo scompenso cardiaco, gli ambulatori in Nefrologia, Cardiologia, e Medicina Interna per l’ipertensione arteriosa, gli ambulatori dedicati per il diabete e l’assistenza infermieristica per le infezioni del tratto urinario. Quest’ultimo indicatore in particolare rientra tra le infezioni sensibili all’assistenza infermieristica, viene quindi analizzato per valutare in maniera specifica la qualità dell’assistenza infermieristica.
“Questi risultati sono certamente motivo di soddisfazione per il Biellese e innanzitutto di un grande ringraziamento da parte della Direzione Generale ai professionisti per l’impegno e la competenza messi al servizio dei pazienti in questi anni così complessi per la sanità pubblica. – ha così commentato Mario Sanò, Direttore Generale ASL BI – Un ringraziamento particolare va anche alle diverse realtà del territorio, quali sindaci, istituzioni, mondo dell’associazionismo e fondazioni che collaborano con l’ASL BI, per la capacità di convergere su progetti ed iniziative volte in modo particolare alla promozione della salute, ma anche al sostegno di progetti che hanno permesso di elevare il livello di innovazione e quindi la qualità dell’assistenza. I dati resi pubblici da AGENAS confermano quanto sia strategico e fondamentale da parte dei territori, per migliorare l’offerta dei servizi per la salute dei cittadini, condividere gli obiettivi e lavorare insieme”.

