Biella
Uno scorcio dei parcheggi dell'Ospedale dell'ASL di Biella, mercoledì 8 febbraio 2023

Garantire la continuità dei servizi e supportare il più possibile l’offerta e la qualità delle prestazioni sanitarie erogate è l’obiettivo fondamentale che l’ASL di Biella sta perseguendo, con risultati che sono stati presentati e approvati mercoledì 25 gennaio 2023 in sede di Conferenza dei Sindaci che vede coinvolti tutti i Primi Cittadini del Territorio dell’ASL BI. L’impegno nel reperimento di nuove professionalità e nella valorizzazione del personale in servizio è massimo, in quanto premessa fondamentale per rispondere ai bisogni di salute della popolazione e accrescere l’attrattività dell’Azienda Sanitaria, continuando ad investire.

La Sanità biellese non è considerata Cenerentola, al contrario nella rilevazione 2022 a cura di “Italia Oggi” nell’ambito della valutazione del “Sistema salute” Biella è 31° su 108 Province italiane e prima in Piemonte. Sempre ranking 2022 pubblicato dalla rivista americana “Newsweek”, il nostro Ospedale compare tra i “World’s Best Specialized Hospitals” 4° in Piemonte dopo Città della Salute, Ospedale Mauriziano e San Giovanni Bosco di Torino e 69° posto nella classifica degli Ospedali d’Italia, posizionandosi prima dell’Ospedale Santi Biagio e Arrigo di Alessandria (89°), dell’Ospedale Sant’Andrea di Vercelli (99°), e dell’Ospedale S. S. Annunziata di Savigliano (111°).

Le criticità sollevate, quale in primis la carenza di Medici, sono note e l’unica risposta efficace è quella di gestirle con soluzioni diversificate. Il confronto sinergico con i Sindacati, con i quali la Direzione Generale ha un tavolo aperto, proseguirà nelle prossime settimane. Pur comprendendo l’importanza e l’urgenza di ottenere risposte concrete, la nostra Azienda Sanitaria Locale deve necessariamente confrontarsi in un panorama regionale e che vede anche le altre ASL misurarsi sugli stessi temi.

Nel corso del 2022 è stato possibile fare fronte alle difficoltà acuitesi sia sul Territorio che in Ospedale, sia individuando di volta in volta interventi ad hoc, sia mettendo in primo piano la valorizzazione del Personale in servizio che supportando l’attività con il reperimento di consulenze, convenzioni, prestazioni aggiuntive: tutte con l’unico scopo di garantire la migliore offerta sanitaria possibile ai cittadini biellesi.

A fronte delle dichiarazioni che definiscono “l’Ospedale di Biella morto” è altrettanto doveroso da parte dell’ASL BI chiarire che il nostro Ospedale, nonostante le criticità che affliggono il sistema salute a livello nazionale, lavora e combatte al fianco del proprio Personale per mantenersi competitivo e con progetti importanti per il futuro.

A comprova, alcuni numeri. L’organico del Personale infermieristico risulta al completo e quindi coperto: il Piano assunzioni approvato dalla Regione Piemonte per il 2022 prevede 787 unità, mentre gli effettivi in servizio ad oggi sono 796, comprensivi dei contratti a tempo determinato; il Piano 2023 in attesa di approvazione ne indica 802 con un incremento di 15 Operatori rispetto al Piano 2022 (e non 2 come riportato nella nota stampa).

La mancanza di Medici rispetto al fabbisogno previsto riguarda principalmente le Specialità di cui è emersa la forte criticità sia in sede di Conferenza dei Sindaci che tramite i Comunicati Stampa aziendali, ossia:

  • Dipartimento di Medicina e Chirurgia d’Urgenza
  • Anestesia e Rianimazione
  • Radiologia
  • Ortopedia.

Per queste Specialità, ad eccezione dell’Ortopedia, si sta facendo ricorso per la copertura di turni al supporto di Medici in cooperativa, in relazione al fabbisogno via via rilevato.

La carenza di Dirigenti Medici dipendenti per assenza di Specialisti “sul mercato nazionale” è stata compensata dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella con Professionisti in convenzione o contratto libero professionale:

  • 17 Medici libero professionisti
  • 25 Medici in convenzione con altre Aziende Sanitarie.

Inoltre sono presenti 23 Specialisti Ambulatoriali Interni.

A questi numeri, sempre in riferimento al 2022, vanno aggiunti circa 2.300.000 euro di fondi investiti:

  • 800.000 euro di Prestazioni Aggiuntive previste nei contratti collettivi e pertanto rientranti nei tetti di spesa del Personale
  • circa 1.500.000 euro riconosciuti ai Professionisti per altre prestazioni aggiuntive (circa 5.000 ore) grazie ad un finanziamento regionale finalizzato al recupero delle liste d’attesa.

Si può quindi comprendere quanto all’evidente dimensione del problema si stia rispondendo con un approccio altrettanto ampio e volto a contenere le difficoltà e superare questa fase oggettivamente complessa per la Sanità nazionale.

Alcuni temi superano la dimensione aziendale e si collocano necessariamente in un contesto di valutazione regionale; pertanto il confronto da parte dell’ASL BI è tuttora aperto e sarà volto a vagliare congiuntamente tutte le soluzioni legittimamente percorribili, come si legge nel Comunicato Stampa trasmesso giovedì 9 febbraio 2023 dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.