Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

A ricordo dell’inaugurazione della “Stanza del Silenzio” dell’Ospedale degli Infermi al Primo Piano Tetto Giardino Lato Ovest, nella tarda mattinata di martedì 6 dicembre 2016

Grazie alla collaborazione tra la Comunità di Bose, la Commissione Ecumenismo e Dialogo della Diocesi di Biella e la nostra Azienda Sanitaria Locale

Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

Da martedì 6 dicembre 2016 l’Ospedale dell’ASL di Biella ha la sua “Stanza del Silenzio”. È stato inaugurato nella mattinata uno spazio interreligioso – al Primo Piano Tetto Giardino Lato Ovest – nel quale chi lo desidera d’ora in avanti può fermarsi e sostare in silenzio (nella foto il taglio del nastro da parte del dottor Franco Piunti, già Direttore Sanitario dell’ASL BI). Un luogo aperto a tutti, destinato a chi crede e a chi no, a chi semplicemente vuole cercare un po’ di pace, a chi con quel silenzio prova a dare un senso agli eventi dolorosi che possono imbattere nella vita di ciascuno.

Un obiettivo raggiunto grazie alla collaborazione tra l’ASL BI, la Comunità di Bose e la Commissione Ecumenismo e Dialogo della Diocesi di Biella.
L’allestimento della sala, semplice ed essenziale (nella foto), è il frutto di questa sinergia e ha visto impegnati concretamente Lucia Giorgio, scenografa, e gli architetti Carlo Ballero e Michele Badino.
Al progetto ha partecipato anche il Liceo Classico Linguistico Artistico “I.I.S. Giuseppe & Quintino Sella” che sarà coinvolto più direttamente nella cura della catalogazione dei libri della piccola Biblioteca presente all’interno della stanza.

Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

Una stanza del silenzio che è il risultato di un percorso intrapreso nel 2010 sulla scorta di un più ampio Progetto regionale. Sei anni fa era, infatti, stato già approvato un protocollo d’intesa tra l’ASL BI ed i rappresentanti delle Religioni non cattoliche affinché ogni paziente durante il ricovero, qualora ne sentisse la necessità, potesse contare sulla presenza di un rappresentante della propria confessione. L’apertura della “Stanza del Silenzio” rappresenta una ulteriore evoluzione, inaugurando di fatto uno spazio neutro che ha nell’accoglienza di tutti il suo fondamento essenziale.

Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

L’inaugurazione di una stanza del silenzio – ha detto il Direttore Generale dell’ASL di Biella, dottor Gianni Bonelli (nella foto, a sinistra) – non costituisce solo un obiettivo da realizzare nell’ambito dei progetti di umanizzazione. È molto di più. È un segno tangibile di rispetto, libertà e tolleranza. Soprattutto è una dimostrazione di ciò che vogliamo essere per la Comunità. Un Ospedale “aperto”, proteso al confronto e alla crescita“.

Ciascuno di noi – sottolinea il monaco di Bose Guido Dotti, Delegato del Vescovo di Biella per la Commissione Ecumenismo e Dialogo (nella foto, in basso) – ha dentro di sé un centro di quiete avvolto dal silenzio. Questo Ospedale, dedicato alla cura delle persone, doveva avere una stanza dedicata al silenzio, in senso esteriore, e alla quiete in senso interiore. L’obiettivo è stato quello di creare in questa piccola stanza un luogo le cui porte possano essere aperte agli spazi infiniti del pensiero e della preghiera.
Qui si incontreranno – come pazienti, familiari, personale ospedaliero – uomini e donne di fedi diverse e per questa ragione non si poteva usare

Uno spazio di silenzio e riflessione per tutti: la “STANZA DEL SILENZIO” dell’Ospedale dell’ASL di Biella

nessuno dei simboli cui siamo abituati nella nostra meditazione: non v’è nulla che distragga la nostra attenzione o irrompa nella nostra quiete interiore. Quando il nostro sguardo si muove tra queste quattro pareti, ci si apre all’armonia, alla libertà, all’equilibrio dello spazio. Un antico detto ricorda che il senso di un recipiente non sta nel guscio ma nel vuoto. Così è di questa stanza. È per quanti vengono qui per riempire il vuoto con ciò che trovano nel proprio centro di quiete“, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.