“Professionalità”, “gentilezza”, “disponibilità”. Sono le tre principali parole chiave emerse dai questionari compilati da 148 donne operate per tumore al seno all’Ospedale dell’ASL di Biella tra il maggio 2019 e il settembre 2021; indagine predisposta per misurare sistematicamente gli esiti riportati dalle pazienti con particolare riferimento alla qualità dell’assistenza sanitaria erogata e all’esperienza sotto il profilo di presa in carico e attenzione alla persona.
Il progetto PROMs (Patient Reported Outcome Measures) e PREMs (Patient Reported Experience Measures) è stato condotto grazie alla convenzione definita nel 2018 tra ASL BI e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Laboratorio Management e Sanità dell’Istituto di Management.
“I questionari sono stati un modo per capire come le persone percepissero la gestione da parte dell’ASL BI in questo percorso e i punti di forza evidenziati dalle pazienti rappresentano una gratificazione per l’Azienda Sanitaria, oltre che uno strumento per meglio organizzare eventualmente i servizi e le relazioni”, commenta dalla Direzione Sanitaria di Presidio la dottoressa Antonella Tedesco, Coordinatrice delle attività del progetto insieme alla dottoressa Lauretta Massaza, Dirigente Medico della Chirurgia Generale e componente dell’équipe di Senologia, che ha gestito le pazienti nella parte operativa di reclutamento e lungo tutto il percorso grazie alla sinergia con la Struttura Qualità e Accreditamento.
Nella prima parte dell’iniziativa è stata concordata la tipologia di domande da sottoporre alle pazienti in base alla tipologia di intervento chirurgico cui le donne sarebbero state sottoposte e in fasi diverse del percorso assistenziale, dalla presa in carico da parte del Chirurgo senologo fino a dodici mesi dopo l’intervento del tumore al seno, “in un’ottica di raccolta sistematica e in continuo”, spiega l’assistente professoressa Francesca Ferrè, Responsabile scientifica del progetto per la Scuola Superiore Sant’Anna.
La dottoressa Massaza nel corso del progetto ha quindi provveduto a coinvolgere le donne che sarebbero state sottoposte ad intervento per tumore maligno della mammella, spiegando loro le finalità del progetto e progressivamente monitorandone i risultati in tempo reale grazie alla piattaforma messa a disposizione dalla Scuola Superiore Sant’Anna.
Le pazienti che hanno aderito volontariamente hanno quindi risposto ai vari questionari di esperienza ed esito in forma anonima e totalmente digitale presso il proprio domicilio usando smartphone, tablet, PC o altro dispositivo; i tre percorsi elettivi considerati sono stati quelli di:
- chirurgia conservativa (103 pazienti)
- mastectomia semplice (35)
- chirurgia ricostruttiva post-mastectomia (10).
“Il periodo in cui sono stati somministrati i questionari è coinciso in larga parte con la pandemia, ma il volume dei dati raccolti è stato comunque soddisfacente – afferma la dottoressa Tedesco –. I risultati raccolti sulla gestione a trecentosessanta gradi delle pazienti sono positivi per l’ASL BI e dimostrano che stiamo lavorando bene su vari aspetti, dalle professionalità degli specialisti alle strutture ospedaliere. Ringraziamo tutte le pazienti che sono state coinvolte nell’indagine per la disponibilità a condividere la propria esperienza con i servizi sanitari e a fornire informazioni sul loro stato di salute, nell’ottica di contribuire al miglioramento continuo del Sistema Sanitario”.
Tra i questionari somministrati lungo il percorso di assistenza, dal pre al post operatorio del tumore al seno, alcune domande nel post-operatorio hanno riguardato il comfort ospedaliero (stanza, bagno, corridoi, altri spazi comuni) definito “silenzioso” e “pulito”, altre l’aspetto professionale e umano del Personale, nonché la soddisfazione sulle informazioni ricevute. Le pazienti si sono sentite trattate con rispetto e dignità durante il ricovero, i Medici e gli Infermieri le hanno aiutate ad affrontare le paure e le ansie riguardo lo stato di salute (“sempre” nella maggior parte dei casi) e il coinvolgimento nelle decisioni prese nel percorso di assistenza è risultato nella maggior parte dei casi “alto”.
Dal punto di vista della comunicazione è emerso che al momento della raccolta del consenso informato sono state date informazioni chiare sui rischi e sui benefici dell’intervento (“molto” o “completamente” nella maggior parte dei casi) e anche nel momento della dimissione le informazioni su a chi rivolgersi in caso di bisogno sono risultate “completamente” chiare nella maggior parte dei casi. Complessivamente le donne che hanno risposto ai questionari post ricovero per il tumore al seno hanno riferito di aver ricevuto un’assistenza “ottima” in Reparto.
Infine, nelle domande aperte i punti di forza maggiormente riferiti sono stati “professionalità”, “gentilezza”, “disponibilità”, mentre il maggior punto di debolezza riferito è stato “solitudine a causa COVID”.