Benché inizialmente i posti del Corso “CTG-GYM: senti chi parla” previsti fossero 50, la grande richiesta ha portato gli Organizzatori ad ampliare l’offerta: sono circa 140 i Professionisti che hanno presentato domanda di partecipazione, con Specialisti provenienti anche da fuori Regione Piemonte, in particolare da Veneto, Liguria, Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Lombardia. Era inoltre presente una rappresentanza di studenti della Scuola di Specializzazione in Ostetricia e Ginecologia dell’Università degli Studi di Torino.
Il Corso era incentrato sull’affascinante tema del dialogo continuo che si instaura in sala parto tra il feto e gli Operatori sanitari e sul ruolo della cardiotocografia o CTG, uno specifico esame diagnostico eseguito durante le fasi del travaglio e del parto per monitorare in modo continuativo il battito cardiaco fetale e le contrazioni uterine della madre.
L’evento, che ha visto come Responsabili Scientifici il Direttore di Struttura, Bianca Masturzo, e la Responsabile del Blocco Parto, Rossella Attini, è stato patrocinato da AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani) e SIEOG (Società Italiana di Ecografia Ostetrica e Ginecologica) ed è stato organizzato con la collaborazione dell’ASL BI.
In apertura, sono intervenuti la professoressa Chiara Benedetto, Direttrice di Ginecologia e Ostetricia Universitaria all’Ospedale Sant’Anna di Torino e Presidente del Comitato Mondiale per la Salute e la cura della Donna e la dottoressa Elsa Viora, Past-President dell’AOGOI e futuro Presidente della SIGO, membro dell’Accademia di Medicina di Torino, insignita nel 2018 del Premio mondiale “Award in recognition of Women Obstetrician/Gynecologists” dalla Federazione Internazionale dei Ginecologi ed Ostetrici.
Il programma
Il programma del Corso ha previsto una prima parte di teoria con gli interventi delle dottoresse Botto Poala, Federici, Attini, Germano e Masturzo, che hanno ripercorso i concetti chiave per una buona interpretazione della cardiotocografia nelle varie fasi del travaglio e del parto, con un approfondimento sulle basi fisiopatologiche dell’ipossia fetale, il principale limite riconosciuto a questo esame diagnostico.
Nel pomeriggio è seguìta una sessione interattiva durante la quale ai partecipanti, suddivisi in gruppi, sono stati sottoposti dei casi reali di donne in travaglio con i relativi tracciati CTG registrati. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere a un quiz con risposte multiple basato sull’analisi e l’interpretazione dei tracciati. Al termine, i tre gruppi che hanno risposto correttamente al maggior numero di domande sono stati premiati. La metodica interattiva consente ai Corsisti di comprendere meglio e fissare maggiormente i concetti teorici, in un ricco momento di condivisione di esperienze e conoscenze.