Anestesia e Rianimazione comprende due Strutture Semplici (SS): Rianimazione e Terapia Antalgica ("del Dolore")
Anestesia e Rianimazione
Sede: Ospedale degli Infermi - Via dei Ponderanesi, 2, Ponderano, BI, Italia Ubicazione struttura e Contatti: Degenza Piano CP0, Corpo Piastra Zero (Simbolo Nota musicale) Ambulatori di Terapia Antalgica nn. 4 e 5 (da martedì 27 agosto 2019) Piastra A (Simbolo Nota musicale) tel. 01515154824 - 01515154825



Responsabile della S.S. Terapia del dolore
Manuela Mazza
Medico


Valentina Aichino
Medico

Andrea Allieta
Medico

Domenico Amelio
Medico

Luigina Bono
Medico

Martina Boschini
Medico

Roberta Broglia Franchin
Medico

Silvia Cantone
Medico

Sara Carbonati
Medico

Luca De Col
Medico

Marta De Lucia
Medico

Anna Di Vico
Medico

Marco Garganese
Medico

Erica Giovagnoni
Medico

Daniela Granero
Medico

Luca Fiore Gramaglia
Medico

Giovanni Lorenzoni
Medico

Francis Nicole Marangio
Medico

Jean Marie Marion
Medico

Letizia Marzari
Medico

Caterina Masia
Medico

Silvia Miglietti
Medico

Sara Rinaldi
Medico

Alessio Rivolta
Medico

Valentina Rondi
Medico

Marco Tengattini
Medico

Davide Vulcano
Medico
Tipo ricovero Ordinario Day surgery Day Hospital Day Service
Contatti
Telefono 1: 01515154824 - Telefono 2: 01515154825 (non per prenotazioni)
Elenco attività Ambulatorio Terapia Antalgica:
- Prima visita
- Visita di controllo
- Iniezione di anestetico nel nervo periferico
- Iniezione di sostanze nell'articolazione o nel legamento
- Iniezione di sostanze nel canale vertebrale
- Auricoloterapia
- Ricarica pompa intratecale
Ambulatorio Day-Surgery: - Valutazione anestesiologica pre-operatoria. Ambulatorio per valutazione anestesiologica per intervento ordinario.
Dove e come si prenota
Le visite vengono effettuate presso gli ambulatori della terapia del dolore ubicati in Piastra A, mentre alcuni trattamenti presso gli ambulatori della Piastra D o presso la sala interventistica della Radiologia.
Si può prenotare la prima visita di terapia del dolore con impegnativa del Medico di Medicina Generale (MMG) o di uno specialista presso la segreteria della Piastra A dalle 8 alle 18 di persona, tramite CUP regionale o telefonando dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 17:30 allo 01515154707.
Nell'ambito dei prericoveri: valutazione anestesiologica pre-operatoria non prenotabile dall'esterno.
Sono all'attivo collaborazioni intense con altri Reparti dell'Ospedale al fine di garantire ai pazienti l'assistenza specialistica necessaria per ogni singolo problema clinico riscontrato.
Partecipazione a studi multicentrici promossi dai Centri Universitari Piemontesi (Torino, Novara) Collaborazione con il Servizio Medico-Infermieristico Territoriale nella gestione di pazienti dimessi al domicilio con problematiche specialistiche di nostra competenza.
Domande frequenti
La visita anestesiologica viene fatta per poter inquadrare lo stato di salute della persona che deve effettuare un intervento chirurgico con lo scopo di ottimizzare, anche avvalendosi della consulenza di altri specialisti, le condizioni generali in modo che anche chi ha più patologie possa essere messo “nelle sue migliori condizioni possibili” e ridurre il rischio perioperatorio.
Può essere effettuata programmandola in ambulatorio per gli interventi in elezione o essere eseguita appena prima dell’intervento in caso di urgenza/emergenza, ma in ogni caso è un momento fondamentale per evidenziare eventuali problematiche, in modo da poter pianificare con largo anticipo la loro gestione, comunicare con la persona assistita e metterla al corrente di quale sarà la strategia anestesiologica più adatta.
Le linee guida internazionali, su cui si basa il nostro operato, danno indicazione a poter soprassedere alla visita preoperatoria solo se il paziente è in buona salute e deve essere sottoposto a chirurgia definita “a bassa intensità” (piccoli interventi).
E’ importante avere con sé tutti gli esami e le visite effettuate che riguardano la Vostra salute, soprattutto se eseguiti in un ospedale o in ambulatori diversi da quello in cui Vi state accingendo ad essere operati. Può essere comodo avere pronto un elenco dei farmaci assunti, in modo da semplificare la raccolta delle
notizie.
La scala di rischio ASA (American Society of Anesthesiology) è una semplice valutazione che permette all’Anestesista di inquadrare il rischio anestesiologico intra e post operatorio di una persona assistita sulla base delle patologie presenti in anamnesi (cioè le informazioni sulle condizioni di salute raccolte al
momento della visita).
Più è precario lo stato di salute, con malattie importanti e magari anche non ben controllate, più è probabile il rischio di andare incontro a complicanze.
Dipende dal tipo di intervento e dalle patologie della persona assistita. È responsabilità dell’Anestesista proporre il tipo di anestesia che potrà garantire la migliore gestione.
A volte capita che l’utente rifiuti la proposta di un’anestesia locoregionale, solo per il desiderio di non avere consapevolezza di quello che succede attorno. Al di là che non sempre queste richieste possono essere soddisfatte, l’anestesia locoregionale può essere accompagnata da una sedazione che induce un sonno
leggero e più simile a quello fisiologico, in grado di garantire uno stato di rilassatezza alla persona che lo richiede senza per forza dover essere sottoposta ad un’anestesia generale.
Prima di iniziare qualunque intervento, l’Anestesista che si occuperà di Lei sarà sempre disponibile a dare delucidazioni in merito.
Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento.
E’ possibile fare visita al vostro familiare tutti i giorni attenendosi al seguente orario: mattino 12-13.30 (una persona), pomeriggio 15-21.30
L’accesso sarà consentito:
– Se il paziente NON è in grado di intendere e di volere, agli aventi diritto (ovvero persona fornita di delega, conformemente alle disposizioni di legge; il parente più prossimo (erede) in caso di decesso; i genitori in caso di minore; il tutore in caso di interdizione; gli enti previdenziali (Inail, Inps); l’Autorità Giudiziaria; Avvocati difensori) e a chi gli stessi aventi diritto daranno l’approvazione
– se il paziente è in grado di intendere e volere darà egli stesso eventuali indicazioni.
Per motivi logistici non potrà entrare più di una persona per volta; eventuali deroghe saranno valutate caso per caso.
I visitatori minorenni sono ammessi a partire dai 12 anni di età solo se accompagnati e con il consenso dei genitori/tutore.
I medici forniscono le notizie cliniche ai nominativi indicati su apposita modulistica che al momento del ricovero in ospedale gli stessi pazienti hanno compilato e inserita in cartella clinica.
Nel caso di pazienti NON in grado di intendere e volere, le notizie cliniche saranno date esclusivamente agli aventi diritto o a coloro che verranno indicati dagli aventi diritto come interlocutori.
In caso di recupero appieno delle funzioni neurologiche del paziente ricoverato sarà egli stesso a dare indicazioni su coloro che potranno ricevere notizie cliniche aggiornate sul proprio stato di salute.
Il primo colloquio con il medico avverrà dopo il ricovero.
Successivamente le notizie verranno fornite ogni giorno in un orario compreso tra le ore 14.30 e le ore 16.
E’ bene che una o più persone (ma sempre le stesse) facciano da riferimento tra il personale medico/infermieristico e gli altri parenti per ricevere le informazioni sulla salute e le condizioni del vostro, al fine di evitare malintesi e fraintendimenti.
Durante i colloqui è normale avere conversazioni delicate con i familiari in merito ai piani di assistenza e di cura avanzati, trattamenti di fine vita e donazione di organi.
NON saranno fornite notizie cliniche telefonicamente
Al momento del ricovero vi verranno chiesti uno o più recapiti telefonici da contattare ore 24/24 per comunicazioni urgenti.
È necessario portare la documentazione clinica pregressa e l’elenco dei farmaci (compresa la posologia) assunti dal paziente.
Si richiede di portare il necessario per l’igiene quotidiana:
– sapone liquido
– pettine/spazzola
– deodorante spray
– burrocacao
– occorrente per rasatura barba (schiuma da barba e lamette o rasoio elettrico).
NON si devono portare indumenti e teleria (pigiami, asciugamani, calze, etc etc..). In caso di necessità particolari sarà premura del personale infermieristico farlo sapere.
Si raccomanda inoltre di chiedere e di informare il personale prima di consegnare al paziente bevande e/o alimenti extra.
In caso di necessità di rilascio del certificato di ricovero è sufficiente richiedere al personale del reparto che provvederà a fornirvelo appena possibile.
Tale richiesta potrà essere soddisfatta solo al termine del ricovero del paziente e conseguente dimissione. La richiesta deve essere fatta presso l’Ufficio Cartelle Cliniche (presente all’ingresso dell’ospedale) aperto da lunedì al venerdì con oraio 8-15.30.
No, l’indicazione principale per avviare la partoanalgesia con tecnica spino-epidurale è rappresentata dalla richiesta della partoriente stessa. Generalmente si inizia la partoanalgesia nella prima fase del parto, ma in determinati casi è possibile eseguirla anche in fasi prodromiche o in fase di dilatazione più avanzata.
Salvo rare eccezioni, presso il nostro ospedale, il servizio è sempre garantito.
No, la tecnica viene eseguita previa anestesia locale della cute e del sottocute il che, in alcuni casi, può generare una sensazione di bruciore o pressione nel punto in cui viene inserito l’ago.
No. Non è mai stato dimostrato che la partoanalgesia possa prolungare la durata del parto. La partoanalgesia riduce la durata della prima fase del parto, ma non influisce sulla durata di tutto il travaglio di parto.
Si. La partoanalgesia utilizzando farmaci a basso dosaggio e a rapido assorbimento non genera blocco del sistema motorio.
No, i farmaci utilizzati durante la partoanalgesia dopo aver svolto il loro effetto vengono rapidamente assorbiti e per questa ragione non generano danni al feto e non alterano la composizione del latte materno.
No, una volta avviata la partoanalgesia non è più permesso partorire in acqua.
Sì. Puoi mangiare, bere e camminare per andare in bagno. L’unica cosa che non puoi fare è la doccia.
In caso si soffra di patologie croniche alla schiena, è opportuno segnalarlo all’anestesista.
Il cateterino può essere rimosso poche ore dopo il parto se gli esami del sangue sono nella norma.
Dopo taglio cesareo, il cateterino si mantiene in sede almeno per la prima giornata post-operatoria per permettere di continuare l’analgesia.