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Al Nuovo Ospedale dell’ASL di Biella il convegno congiunto ADI Piemonte-Valle d’Aosta e Lombardia

 

Uno scorcio dell’ingresso dell’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella

 

 

La nutrizione è fondamentale. Lo è ancor di più nel caso in cui sia necessario fronteggiare una patologia cronica. Il convegno che si è tenuto venerdì 16 settembre 2016 nella Sala Convegni del Nuovo Ospedale dell’ASL di Biella, ha focalizzato l’attenzione su {phocadownload view=file|id=3261|target=s}.

Si è trattato del primo congresso congiunto dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI) Piemonte-Valle d’Aosta e Lombardia. Rivolto a Medici, Farmacisti, Infermieri, Dietisti, Pediatri di Libera Scelta e Medici di Medicina Generale era organizzato dall’ASL BI in collaborazione con la Società Italiana di Nefrologia Piemonte e Lombardia.

L’obiettivo è stato quello di fornire una panoramica il più possibile completa sulle alterazioni metaboliche in corso di insufficienza renale e sui criteri da adottare per valutare al meglio i pazienti affetti da questa patologia. La parola chiave è prevenzione sia in fase conservativa che dialitica. La terapia nutrizionale, infatti, ha con sé tutte le premesse per contribuire alla protezione del danno cardiovascolare. Responsabili scientifici sono stati i Presidenti dell’ADI:

  • Piemonte, dottor Michelangelo Valenti, Direttore del SIAN – Dietologia dell’ASL di Biella
  • Lombardia, dottoressa Maria Letizia Petroni.

Teoria, formazione ma anche un approccio pratico per conoscere da vicino le caratteristiche e l’importanza di una dieta ipoproteica. È per questa ragione che in pausa pranzo i cuochi della nostra ASL hanno preparato in mensa un menù con prodotti aproteici; anche tale circostanza è stata, dunque, un momento di confronto e di riflessione.

In occasione del congresso l’ADI Piemonte ha donato il ricavato di una raccolta fondi alla Fondazione “Maria Bonino”, un contributo che è destinato a sostenere un progetto volto a contrastare la malnutrizione delle gestanti e dei bambini in Africa, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.