Le malattie croniche non trasmissibili sono rappresentate dalle malattie cardiovascolari, tumori, malattie respiratorie croniche, diabete, problemi di salute mentale, disturbi muscolo-scheletrici. Queste malattie rappresentano le principali cause di morte a livello mondiale nei paesi sviluppati. A loro si può ricondurre il 60% del carico di malattia in Europa e in Italia.
Le sorveglianze nazionali di popolazione “Passi” e Passi d’argento” ( link a epicentro sorveglianze di popolazione) raccolgono informazioni sull’intensità e il tempo dedicato all’attività fisica nel tempo libero e durante l’attività lavorativa degli intervistati, e consentono di classificare le persone in attive, parzialmente attive o sedentarie secondo le indicazioni internazionali in vigore.
I dati piemontesi Passi riferiti al 2022/23 indicano che la percentuale degli adulti attivi, parzialmente attivi e sedentari è migliore della media nazionale. Lo stesso vale per i dati di Passi d’argento esclusa la categoria dei sedentari che ha un valore simile a quello nazionale.
La sedentarietà inoltre a livello nazionale, è più frequente all’avanzare dell’età fra le donne e fra le persone con uno status socioeconomico più svantaggiato, per difficoltà economiche o basso livello di istruzione.
Altresì la mobilità attiva, intesa come la scelta di andare a piedi o bicicletta per compiere spostamenti abituali, in alternativa all’uso di veicoli a motore, offre la possibilità di raggiungere i livelli di attività fisica raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e avere benefici sulla salute.
Anche in questo caso il Piemonte risulta essere a livelli migliori della media nazionale.
Il Piano Nazionale della Prevenzione (PNP 2020-2025) raccomanda di adottare un approccio life-course, cioè lungo tutto il corso della vita, che mira a ridurre i fattori di rischio individuali ambientali e sociali e promuove scelte di vita salutari, considerando in ogni contesto la centralità della persona attraverso la creazione di reti e alleanze intersettoriali.

In questa ottica di base, i Gruppi di Cammino fanno parte dei 3 interventi su cui verte la strategia complessiva del PNP e del PRP 2020-2025, assieme ad Attività Fisica Adattata (AFA) e i programmi di Esercizio Fisico Strutturato (EFS).
Nella realtà biellese già da anni sono attivi gruppi di cammino comunitari (GDC).
Inoltre diversi Comuni hanno aderito dal 2016 al progetto promosso dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Biella “SALUTE IN CAMMINO: 10000 PASSI PER STARE BENE”.
Nei Comuni aderenti al progetto i percorsi della “Scuola Di Cammino” sono segnalati da apposita cartellonistica.
Che cos’è un Gruppo di cammino (GdC)?
Camminare è una forma di esercizio fisico vantaggiosa per tutte le età, in grado di migliorare la qualità della vita senza costi economici.
Un GdC è una attività motoria spontanea svolta in modo collettivo all’interno del contesto locale di appartenenza.
Obiettivi:
- contrastare l’inattività fisica ed il comportamento sedentario per indirizzare le persone verso uno stile di vita più attivo,
- favorire la socializzazione, inclusione e aggregazione per contrastare situazioni di solitudine.
Quindi i GdC sono gruppi di persone, di tutte le età, interessate a svolgere attività fisica leggera e camminare in compagnia e con continuità, una o due volte la settimana, lungo un percorso urbano o extraurbano. I gruppi sono guidati da un Conduttore formato interno al gruppo.
Che cos’è un Conduttore di gruppi di cammino?
All’interno di un Gruppo di cammino il Conduttore rappresenta il punto di riferimento: è il conduttore, colui che guida il GdC, conosce il percorso, contribuisce a organizzare il calendario delle uscite, accoglie i partecipanti e supervisiona la passeggiata.
Come funziona un gruppo di cammino?
Il gruppo si incontra in un luogo definito in modo libero e gratuito.
Il Conduttore propone la base di partenza, la cadenza settimanale e l’orario delle uscite anche in base alle caratteristiche e alle preferenze dei partecipanti. Nel fare questo tiene conto della sicurezza dell’itinerario e della stagione.
Durante il cammino ogni persona mantiene il proprio passo a seconda delle proprie attitudini.
Chi può far nascere un gruppo di cammino?
Un GdC può nascere dall’iniziativa spontanea di ciascuno: singole persone, gruppi di amici, Associazioni oppure può essere attivato da un Comune.
Ruolo dell’ASL di Biella
L’ASL BI cura i rapporti di collaborazione e le alleanze con i Comuni e le Associazioni, organizza i percorsi formativi per i capi camminata, censisce i gruppi di cammino già esistenti ed aggiorna la banca dati Pro.sa contenente la mappa interattiva.
Per informazioni potete scrivere alla dr.ssa Milena Vettorello, Referente PP2 “Comunità attive” del Piano Locale della Prevenzione all’indirizzo e-mail: promozione.salute@aslbi.piemonte.it
Documenti utili
“ I gruppi di cammino in Piemonte”