Gruppo dopo donazione dipinto di Piergiorgio Florio all'Ospedale ASL BI 11102017

Donato dall’artista ed affisso nella Sala Riunioni della Direzione Sanitaria di Presidio

 

Alla conclusione della cerimonia di donazione dell’opera “Autopsia di un automa” di Piergiorgio Florio all’Ospedale dell’ASL di Biella, mercoledì 11 ottobre 2017

 

È entrato a far parte dell’allestimento artistico dell’Ospedale dell’ASL di Biella il dipinto che il pittore Piergiorgio Florio ha scelto di donare al nostro Ospedale.
Nella tarda mattinata di mercoledì 11 ottobre 2017 alla presenza dell’artista e dei suoi familiari, si è svolta la cerimonia con cui l’opera è stata ufficialmente consegnata ai vertici aziendali.

La scelta di donare questa mia opera – ha sottolineato il signor Piergiorgio Florioè anche espressione della mia volontà di dire grazie a una struttura in cui, in occasione di una vicenda personale che mi ha interessato direttamente, mi sono sentito accolto e assistito“.

Un’ opera – ha sottolineato il dottor Francesco D’Aloia, Direttore della Struttura Complessa (SC) Direzione Sanitaria di Presidio – che contribuisce a rafforzare quel processo di umanizzazione dei Reparti che stiamo portando avanti all’interno dell’Ospedale, affiancando alle aree di cura allestimenti che valorizzano l’arte e contribuiscono a rendere gli spazi ancora più confortevoli. Grazie per questa donazione che è anche espressione di una attestazione di fiducia nei confronti della nostra struttura“.

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“Autopsia di un automa”, è questo il titolo del dipinto che adesso è affisso nella Sala Riunioni della Direzione Sanitaria di Presidio e che l’autore (nella foto, con la sua opera) ha così illustrato: “L’uomo ha sempre nutrito la smisurata ambizione di imitare l’atto divino della creazione e per secoli si è dedicato alla costruzione degli automi, macchine antropomorfe che riproducessero almeno qualche caratteristica umana. Lo stupore suscitato da queste ‘creature del second’ordine’ si è via via mescolato con la riflessione sulle possibilità tecniche concrete, e all’elemento ludico e meraviglioso si sono sostituite le finalità pratiche. Questi raffinati e suggestivi prodotti dell’ingegno umano, che preludono in forme bizzarre e inusitate alla tecnologia moderna, oggi non si costruiscono più e sono rimpiazzati dovunque, se non nei musei e nei teatri della nostalgia, da dispositivi in cui l’elettronica si rivela sempre più sollecita dall’efficienza e sempre meno dell’imitazione puntuale della natura. Eppure gli automi continuano a popolare i sogni l’immaginario del nostro tempo e da qui travalicano nelle creazioni artistiche e nelle attuazioni tecniche. L’automa, protagonista, con occhio critico osserva le ragioni meccaniche della sua fine. In lontananza i teatranti danzano incuriositi“, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.