Cardiologia emodinamica 14012016

Primo Intervento con il Rotablator all’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella

 

Cardiologia interventistica all’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella

 

Ha un nome particolare ma la sua azione può fare la differenza per liberare le arterie da placche indurite e calcificate. Per la prima volta presso l’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella è stata eseguita nelle scorse settimane, dal dottor Pier Luigi Soldà, con la collaborazione di un tutor proveniente dal Servizio di Emodinamica dell’Ospedale Giovanni Bosco di Torino, una delicata procedura di cardiologia interventistica con l’utilizzo del “rotablator”.
Si chiama così, infatti, la particolare sonda che consente di liberare la coronaria da ostruzioni che risulterebbero altrimenti indilatabili con l’angioplastica tradizionale (palloncino).
Grazie a questo strumento – composto da un catetere, alla cui estremità è collocata una piccolissima fresa rotante – la placca aterosclerotica viene frantumata in pezzi microscopici che vengono poi eliminati attraverso il flusso sanguigno. L’utilizzo di questa tecnica dipende dall’entità della lesione; con il rotablator, infatti, vengono trattate le stenosi più severe.

Un tempo pazienti che necessitavano di questo tipo di interventi dovevano essere indirizzati in altri Ospedali della Regione Piemonte.
La possibilità di eseguire tali trattamenti presso la nostra Struttura – afferma il Direttore della Struttura Complessa (SC) Cardiologia nonché del Dipartimento di Medicina e Urgenza, dottor Marco Marcolongoè la dimostrazione di una realtà, quella della Cardiologia – UTIC, in costante crescita che amplia e potenzia i servizi di assistenza forniti ai cittadini“, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.