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Sabato 17 gennaio 2015, dalle ore 08.15 alle 17.00 circa, il Centro Congressi Città Studi diBiella ha accolto un workshop internazionale, dal titolo “Integrare gli interventi sulla demenza. Esperienze a confronto”, rivolto a medici, specialisti e a tutti i professionisti della Sanità e dell’ambito sociale, interessati a confrontarsi sul tema.
L’iniziativa è nata con un obiettivo specifico: coinvolgere professionisti provenienti da più parti del mondo per iniziare a costruire una rete sinergica di collaborazione su progetti ed iniziative condivise sul trattamento delle demenze, mirando così anche alla candidatura nell’ambito del “Progetto Mattone Internazionale – Progetto Politica di coesione europea 2014-2020 – Utilizzo dei Fondi Strutturali in sanità” per poter disporre dei contributi europei.

Il workshop era organizzato da ASL BI e AIMA Biella – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer, con il supporto del Progetto Mattone Internazionale e di altri numerosi partner locali e regionali. In qualità di relatori hanno partecipato numerosi esponenti del mondo sanitario e sociale, provenienti da tutta Italia (Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Lazio) e dall’estero (Svezia, Svizzera, Olanda, Spagna).

Per l’ASL BI era presente, tra gli altri, anche il dottor Bernardino Debernardi, Direttore della Struttura Complessa (S.O.C.) Geriatria Post-Acuzie dell’ASL BI, che spiega: “Tra gli obiettivi dell’Azienda Sanitaria c’è quello di rendere possibile l’intervento terapeutico sin da quando si manifestano i primi sintomi di declino cognitivo; l’intento è quello di rallentarne o posticiparne lo sviluppo, prolungare il tempo di vita attiva e consentire ai pazienti di mantenere una buona qualità della vita. Al tempo stesso, agire ai primi segnali di declino cognitivo significa ridimensionare anche i costi umani ed economici per la gestione delle demenze, soprattutto quando queste sono in fase avanzata. Basti pensare che con una popolazione di 182mila abitanti, di cui il 26% sopra i 65 anni d’età, nel solo territorio biellese si stima che esistano all’incirca 4mila persone con demenza (di queste circa 2.500 sono affette da Malattia di Alzheimer). Ogni anno, si registrano a livello locale circa 350-400 nuovi casi di demenza”.

Durante il workshop, i professionisti sono stati chiamati al confronto tra le diverse esperienze intraprese negli ultimi anni e si è aperto il dibattito sulla definizione degli indicatori del declino cognitivo e dunque dei metodi di cui dotarsi per la rilevazione dei primi sintomi, avendo a disposizione un quadro epidemiologico dei soggetti a rischio di demenza; si è parlato, inoltre, di interventi non farmacologici e di modelli organizzativi integrati.
Numerose esperienze in questo ambito stanno già indicando che è possibile imprimere un salto di qualità nella cura delle demenze: da male incurabile, per cui sul paziente viene effettuato un tipo di assistenza che è essenzialmente di “custodia”, a malattia curabile con assistenza anche non farmacologica.

Allo stato dell’arte gli ostacoli maggiori da affrontare risiedono nella definizione:

  • stabile degli indicatori di lieve decadimento cognitivo
  • del modello di gestione e azione, sia preventivo sia successivo al manifestarsi della demenza.

 “Entrambi questi ambiti – conclude il Direttore della Geriatria Post-Acuzie dell’ASL BI, dottor Bernardino Debernardi -, hanno in comune il concetto di “integrazione” tra:

  • approccio farmacologico e non
  • approccio medicale e socio-assistenziale
  • famiglia, medici e comunità
  • individui di differenti generazioni
  • economia pubblica e privata
  • innovazione tecnologica e innovazione sociale
  • spazi domestici e spazi urbani.

L’obiettivo del workshop era dunque quello di proporre un confronto su esperienze, modelli di gestione, attori dell’innovazione sociale, con l’intento di costruire una rete territoriale ed internazionale per il confronto e lo sviluppo di progettualità”.

Per ulteriori informazioni sul programma del workshop consultare il sito Internet Rete Alzheimer, come si legge sul Comunicato Stampa trasmesso dalla Struttura Semplice Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione della nostra Azienda Sanitaria Locale.