Dottor Michelangelo Valenti 2015

In questa occasione è stato presentato un innovativo lavoro sull’utilizzo del “finger food” nei pazienti fragili

 

Il dottor Michelangelo Valenti, Direttore della SC SIAN e Dietologia dell’ASL di Biella

 

L’ASL di Biella era presente da giovedì 20 ottobre 2016 a Vicenza in occasione del Congresso nazionale dell’ADI, l’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica.
Un appuntamento scientifico importante durante il quale sono stati approfonditi diversi aspetti emergenti della dietetica e della nutrizione clinica, alla luce delle più attuali ricerche scientifiche.
Il dottor Michelangelo Valenti, Direttore della Struttura Complessa SIAN e Dietologia dell’ASL BI, ha illustrato nella sessione “Discussione ed esperienze a confronto” un tema controverso, ma di grande attualità legato alle strategie nutrizionali da adottare in caso di pancreatite acuta.

Vicenza è stata anche il luogo in cui è stato presentato – con una comunicazione orale a cura della dottoressa Guggino, della Dietologia – un altro importante lavoro siglato ASL BI, nato dalla collaborazione del SIAN e della RSA Cerino Zegna. “Finger food: una strategia per l’alimentazione dei pazienti con deficit cognitivo”; è il titolo che definisce un progetto finalizzato a supportare i pazienti affetti da Alzheimer e in cui è stato coinvolto il personale di una Struttura residenziale per anziani insieme alla società impegnata nel servizio di ristorazione.

I pazienti affetti da questa patologia, che avevano iniziato il “vagabondaggio” e che presentavano grande difficoltà nello stare seduti a tavola per lungo tempo, a coordinare l’uso delle posate per cui avevano ridotto significativamente gli apporti alimentari, sono stati avviati a ricevere in modo regolare la somministrazione di “finger food” in sostituzione dei principali pasti della giornata. Sono stati utilizzati cibi che per

  • caratteristiche nutrizionali
  • sapore
  • aroma
  • consistenza

potessero rispondere alle specifiche esigenze degli ospiti.

I risultati hanno dimostrato un elevato gradimento da parte degli ospiti con un incremento significativo degli apporti alimentari e una maggior autonomia da parte dei soggetti coinvolti che ha portato ad un’ottimizzazione delle risorse del personale di assistenza.
Un’ esperienza che potrebbe essere esportata in altri contesti per garantire ai pazienti fragili il giusto apporto nutrizionale giornaliero, per non far loro perdere autonomia e per continuare a mantenere il piacere di mangiare, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.