Gestire l’ansia e rilassare il paziente in ASL Biella

Gastroscopie ed esami radiologici con l’ipnosi medica

All’Ospedale degli Infermi dell’ASL di Biella ipnosi medica in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, venerdì 31 gennaio 2020

Gestire l’ansia o la preoccupazione, rilassare il paziente e ridurre il dolore e anche la dose di farmaco. Sono alcuni dei benefici derivanti dall’introduzione di tecniche di ipnosi medica adottate in alcuni ambiti di specialità all’interno dell’Ospedale dell’ASL di Biella.

In particolare in questo momento tale tecnica è stata utilizzata per

  • esami endoscopici
  • gastroscopie
  • alcune prestazioni di Radiologia.

25 i pazienti che hanno beneficiato lo scorso anno di questo metodo in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, e 10 in Radiologia.

Le indagini endoscopiche sono spesso accompagnate da:

  • ansia
  • dolore
  • sensazioni spiacevoli;

la possibilità di eseguire l’esame con l’ipnosi permette un completo controllo dell’ansia e maggior rilassamento muscolare utile per una migliore esecuzione della procedura.

Gestire l’ansia e rilassare il paziente in ASL BiellaSi tratta soprattutto di una tecnica di rilassamento incentrata sull’uso delle parole: è un piccolo gruppo di Anestesisti – che ha seguito un corso specifico in materia – ad effettuare tale trattamento. Il metodo è basato sul dialogo e l’empatia instaurata e si ottiene fornendo una serie di particolari suggestioni al paziente tali da permettere di raggiungere uno stato di coscienza particolare per cui –  pur mantenendo il contatto con l’ambiente circostante – vi è una condizione di serenità tale da riuscire a sostenere l’esame con più semplicità e maggiore confort.

Si tratta di uno strumento in più a disposizione dello specialista – spiega il dottor Marco Tengattini (nella foto), uno dei Dirigenti Medici della Struttura Complessa (SC) Anestesia e Rianimazione dell’ASL BI che al momento esegue a Biella questa tecnica –; è un’opportunità per il paziente che dopo l’esame ha un recupero più veloce e senza strascichi, ma al tempo stesso anche per l’operatore che può così dosare al meglio – laddove possibile riducendole – le somministrazioni di farmaci”, come riportato nel Comunicato Stampa trasmesso giovedì 30 gennaio 2020 dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.