Giornata Mondiale senza tabacco 31 maggio

Martedì 31 maggio 2016 è stata la Giornata Mondiale senza tabacco

 

 Zero Fumo (NO Smoking)

 

L’ASL di Biella è impegnata sul campo per aiutare i cittadini e anche i dipendenti a smettere di fumare. Lo fa sia in Ospedale che sul Territorio dove sono presenti Centri per il trattamento del tabagismo, a:

  • Biella in via Delleani, sotto la guida della dottoressa Carmen Coppola
  • Cossato in via Marconi, dove a seguire il Centro Antifumo è il dottor Lorenzo Somaini.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il tabagismo è la prima causa di morte evitabile.

L’obiettivo di questa giornata era quello di focalizzare l’attenzione del pubblico esortandolo a spegnere la sigaretta almeno per 24 ore. Un gesto che in realtà punta ad accendere i riflettori sulle possibilità che ci sono per provare a smettere. Uno stop che riduce in modo importante il rischio di sviluppo di malattie cardiocircolatorie, polmonari, tumori ma anche malattie osteoarticolari, malattie del feto durante la gravidanza, invecchiamento e degenerazione cutanea.

I Centri Antifumo dell’ASL di Biella operano nell’ambito delle attività portate avanti dal SER.D. di Biella diretto dal dottor Antonio Martinotti e dal SER.D. di Cossato diretto dal dottor Lorenzo Somaini che si occupano di trattare tutte le dipendenze patologiche sia da sostanze che da comportamenti.

Un vero e proprio percorso quello che intraprende chi sceglie di affidarsi al Centro Antifumo: viene realizzato un primo incontro valutativo sulle motivazioni legate alle disasseufazioni, il secondo step è la visita medica generale, con esami specifici per definire il grado di dipendenza da nicotina e per verificare l’assenza di altre malattie fumo-correlate. I pazienti in una fase successiva possono frequentare gruppi di sostegno in cui condividere i problemi, le difficoltà e le esperienze per apprendere quali strategie adottare per non “ricadere”.
Per informazioni e appuntamenti è possibile telefonare ai numeri dei Centri per il trattamento del tabagismo:

Biella

01515159170

Cossato

01515159453

LILT Biella

0158352111

Fondo Edo Tempia

015351830

Recenti studi derivanti dalle osservazioni effettuate dalla Medicina evidenziano una differenza tra uomini e donne nell’uso della nicotina. Come rilevato dai dati pubblicati sul bollettino del 2015 della Regione Piemonte sul fumo, la diminuzione del numero di fumatori fino al 2015 ha riguardato gli uomini, mentre per le donne il numero rimane stabile. Le donne, infatti, hanno una maggiore tendenza a sviluppare una dipendenza, sono più sensibili a sintomi astinenziali, presentano una risposta alle terapie farmacologiche e sostitutive di minore efficacia, hanno un rischio di sviluppare il cancro al polmone maggiore rispetto agli uomini e la malattia si presenta in media circa 5 anni prima. Il fumo per altro può essere un fattore determinante nell’insorgenza o nell’aggravamento di patologie tipicamente femminili: tumori al seno, all’utero, infertilità, anticipazione della menopausa e osteoporosi.

Una lotta quella al tabagismo che trova una squadra precostituita a questo scopo anche in Ospedale. L’ASL di Biella nel 2014 ha sottoscritto il regolamento aziendale che prescrive il divieto di fumo in tutte le aree interne dell’Ospedale. Per scoraggiare i trasgressori – anche alla luce della nuova normativa adottata – l’Azienda ha già recepito i divieti relativi alle aree di pertinenza esterna; alcune porte, infatti, sono state allarmate per dissuadere chi volesse recarsi all’area aperta a fumare.
Limitazioni vi sono, invece, da sempre nelle zone vicine ai Reparti di Ginecologia e Pediatria, dove ci sono donne e bambini, per altro oggetto di particolare attenzione anche nel decreto.
Tra le iniziative già adottate per contrastare il fumo in Ospedale e contribuire ad alimentare una maggiore consapevolezza per migliorare lo stile di vita, si annovera la costituzione di un gruppo di agenti accertatori: un team composto anche da alcuni psicologi che – nel perseguire il fine prioritario della tutela della salute e prevenire i danni derivanti dall’esposizione attiva e passiva al fumo di tabacco – monitora l’applicazione del divieto fornendo un supporto educativo e non prettamente sanzionatorio.
Perciò il personale interno addetto alla vigilanza controlla che i cartelli siano impiegati correttamente, che siano nei luoghi concordati e sempre aggiornati. Al tempo stesso adottano un comportamento adeguato: fornendo ai fumatori corrette informazioni sulle opportunità terapeutiche di disuassefazione – presenti nei Centri Antitabacco del territorio – si rendono proattivi nel promuovere stili di vita salutari. La salubrità dell’aria in tutti i locali ospedalieri deve essere garantita dentro e immediatamente fuori per tutti, sia che siano visitatori che dipendenti.

Molti pazienti e familiari – spiega la dottoressa Paola Trevisan della Direzione Sanitaria di Presidio – prossimamente saranno avvicinati da personale sanitario preparato per essere aiutati nel corso del loro ricovero o visita ambulatoriale a modificare alcuni stili di vita a rischio (di cui l’abitudine al fumo è uno dei più rappresentativi) per lo sviluppo di patologie croniche degenerative. Una iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto Empowering Hospital che la nostra ASL sta portando avanti. L’obiettivo è quello di contribuire a migliorare la salute dei cittadini invitandoli a cogliere un’opportunità di salute in più che, contempla non solo la corretta diagnosi e cura, ma anche la promozione di quel cambiamento quotidiano nell’uso di alcool, sigarette, eccesso di cibo, ecc. che incide fortemente nello sviluppo delle malattie“, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.