Giornata Mondiale del Rene all'Ospedale degli Infermi ASL BI 10032016

Indagine condotta nelle scuole. La Nefrologia dell’ASL di Biella in campo per sensibilizzare i più giovani

 

La postazione nell’atrio dell’Ospedale degli Infermi in occasione della Giornata Mondiale del Rene, giovedì 10 marzo 2016

 

Giovedì 10 marzo 2016 per la Giornata Mondiale del Rene, dalle ore 10.00 alle 16.00 circa, il personale medico e infermieristico della Nefrologia è stato nell’atrio dell’Ospedale degli Infermi a disposizione degli utenti per fornire delucidazioni e distribuire materiale informativo.

Contrastare le malattie renali in giovane età mangiando bene.
Parte dalla prevenzione la campagna di sensibilizzazione lanciata dalla Struttura Complessa (SC) Nefrologia e Dialisi dell’ASL di Biella, diretta dal dottor Ilario Mauro Berto, in occasione della Giornata Mondiale del Rene celebrata in tutta Italia il 10 marzo.
Un monito chiaro che arriva a seguito di una indagine eseguita nelle Scuole Secondarie Superiori e che ha coinvolto più di 1000 studenti tra i 14 e i 20 anni.
Tra i temi affrontati dai ragazzi nei questionari:

  • la familiarità per malattie renali e cardiovascolari
  • l’alimentazione
  • l’assunzione di liquidi
  • il fumo e l’alcol
  • l’uso di farmaci antidolorifici ed antinfiammatori
  • l’attività fisica e sportiva.

I risultati emersi mostrano che c’è ancora molto da fare.

Circa il 50 – 60% ha dichiarato la presenza in famiglia di ipertensione o malattie cardiovascolari e tra il 10 e il 20% di malattia renale. La maggior parte (dal 60 all’80%) assume un’elevata quantità di proteine animali (dieta ricca di carne) e pochi alimenti vegetali (frutta, verdura, cereali).
Raggiungere e mantenere un peso corretto aiuta a prevenire il diabete, a controllare la pressione e le malattie cardiache, in definitiva riduce il rischio di malattia renali. È fondamentale fare attività fisica e privilegiare una dieta a base di cibi vegetali, come la dieta mediterranea; quest’ultima riduce anche l’acidità dell’urina con un conseguente minor carico di lavoro per il rene.

Tra le regole chiare dettate ai giovani vi sono:

  • mangiare frutta e verdura in abbondanza
  • consumare ad ogni pasto cereali come pasta, riso, farina di mais, pane, biscotti sia comuni che integrali
  • cucinare la pasta in modo semplice, con sughi di verdure
  • scegliere il pane e i prodotti da forno tra quelli meno conditi
  • assumere almeno 2 volte la settimana legumi (ceci, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia) come fonte di proteine.

Dal 20 al 30% degli intervistati beve pochi liquidi nella giornata (meno di un litro) ed è piuttosto alta (fino al 15%) la percentuale di coloro che prediligono bibite al posto dell’acqua. Per mantenere la funzione renale bisogna bere circa due litri al giorno. Questa quantità può variare in relazione al sesso, l’esercizio fisico, il clima, le condizioni di salute, la gravidanza e l’allattamento. La bevanda migliore in assoluto è l’acqua. È opportuno limitare invece le bibite commerciali o i succhi di frutta che apportano zuccheri (e calorie) non necessari; inoltre spesso nelle bibite troviamo additivi che possono nuocere ai reni, come i fosfati o il potassio.

Altro aspetto è quello del sale: il 50-60% ha risposto di assumere un quantitativo medio di sale, mentre tra il 5 e il 10% dichiara di mangiare molto salato. Per controllare il sale è consigliabile sia a tavola che in cucina ridurlo gradualmente e prediligere quello integrale, più povero di sodio.

Un 10% dei ragazzi intervistati ha dichiarato di assumere antinfiammatori molto frequentemente. Tra i farmaci più scelti vi sono gli analgesici (per mal di testa, dolori ossei o articolari, dolori mestruali); se assunti spesso possono causare danni al rene.

L’importanza della prevenzione è legata al fatto che le patologie renali in genere danno una sintomatologia molto tardiva e quando si interviene spesso la funzionalità del rene è già severamente compromessa. Da qui la necessità di iniziare subito un percorso culturale per essere più consapevoli.

Da ieri, lunedì 14 marzo ci sono altri incontri nelle Scuole con gli studenti che hanno già partecipato all’indagine conoscitiva. L’obiettivo è quello di diffondere in modo virale le informazioni e le abitudine sane all’interno delle famiglie e tra gli amici. Il “passa parola” in questi casi può fare la differenza, come si legge nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.