Prima Risonanza Magnetica Cardiaca team di Cardiologia e Radiologia 25102016

Tecnologia di ultima generazione all’Ospedale dell’ASL di Biella

 

I professionisti di Radiologia e Cardiologia dell’ASL di Biella con il professor Rodolfo Bonamini (nella foto, terzo da sinistra) in occasione della prima Risonanza Magnetica Cardiaca all’Ospedale degli Infermi, a fine ottobre 2016

 

L’Ospedale dell’ASL di Biella è in prima linea nell’offrire trattamenti diagnostici sempre più specifici. A fine ottobre 2016 sono stati studiati per la prima volta alcuni pazienti sfruttando come metodica la Risonanza Magnetica Cardiaca. È stata utilizzata una delle due macchine più evolute donate alla Radiologia della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
Si tratta di un esame altamente specialistico che vede operare in sinergia il Radiologo e il Cardiologo. I professionisti dei due Reparti operano in team, fornendo ciascuno il proprio apporto, tecnico e clinico.

L’introduzione di questo nuovo metodo – ha detto il Direttore Generale dell’ASL BI, dottor Gianni Bonelliè un ulteriore tassello che si integra al processo di specializzazione avviato all’interno delle nostre strutture sanitarie. Perché i cittadini si meritano il meglio e noi stiamo investendo perché qui a Biella possano trovare l’assistenza più all’avanguardia di cui hanno bisogno“.

L’esame è basato sull’applicazione di un campo magnetico di elevata intensità alla parte del corpo da esaminare e prevede molto spesso l’utilizzo del mezzo di contrasto. Rispetto ad altre metodiche di imaging ha diversi vantaggi:

  • l’assenza di radiazioni ionizzanti
  • la possibilità di ottenere immagini multiplanari.

Applicata al cuore, permette di ottenere informazioni riguardo alla struttura del muscolo cardiaco.
In genere viene utilizzata nei casi in cui le tecniche tradizionali – come l’ecocardiografia – non possono fornire informazioni sufficienti.

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Grazie alle particolari tecniche di imaging (T1 mapping) – sottolinea il dottor Marco Marcolongo, Direttore della Struttura Complessa Cardiologia – UTIC – siamo in grado di studiare in modo approfondito la composizione del tessuto del miocardio ottenendo informazioni preziose sulla genesi e sulla progressione delle più diverse patologie“.
Tale tecnica viene utilizzata in particolare nelle:

  • patologie primitive del muscolo cardiaco o cardiomiopatie (ipertrofica, restrittiva, dilatativa)
  • malattie da accumulo (amiloidosi, emocromatosi)
  • malattie infiammatorie (miocarditi virali, miocarditi autoimmuni, rigetto di trapianto).

Migliora la capacità diagnostica nella cardiopatia ischemica rendendo ad esempio più sicura l’indicazione a procedure di rivascolarizzazione (by-pass, angioplastiche coronariche); consente una migliore descrizione degli effetti delle valvulopatie sulla meccanica cardiaca e uno studio anatomico e funzionale di tutte le anomalie congenite del cuore.

L’avvio dell’attività è stato possibile anche grazie alla collaborazione del professor Rodolfo Bonamini, uno dei massimi esperti nazionali in materia di Risonanza Magnetica Cardiaca.
È importante evidenziare – precisa il dottor Stefano Debernardi, Direttore della Struttura Complessa Radiologia – che a questo tipo di esame possono avere accesso solo pazienti rigorosamente selezionati dopo una attenta valutazione specialistica“.
Non sempre ci si può sottoporre a questo esame. Si può verificare con il proprio Medico di Medicina Generale (MMG) quali sono i casi e le condizioni in cui ciò non è possibile, come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.