Meno SALE più SALUTE 30112016

Grazie alla Struttura Complessa SIAN e Dietologia del Dipartimento di Prevenzione, diretta dal dottor Michelangelo Valenti

 

Immagine tratta dal post (del 30 novembre 2016) della pagina Facebook “Ospedale di Biella – ASLBI”

 

Quella che si è conclusa domenica 26 marzo 2017 è stata la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo di sale, giunta alla dodicesima edizione e promossa dalla World Action on Salt & Health (WASH), Associazione mondiale con partner in 95 Paesi dei diversi Continenti.

L’ASL di Biella con la Struttura Complessa (SC) SIAN e il servizio di Dietologia e Nutrizione clinica, già da tempo ha messo in campo diverse iniziative per alimentare una maggiore educazione in materia e proprio per favorire un minor consumo di sale. Un percorso intrapreso in particolare con le Scuole per favorire la sensibilizzazione delle giovani generazioni.

Il 30 novembre 2016 è stata organizzata una iniziativa particolare proprio in Ospedale: “Meno SALE più SALUTE”. Promossa in collaborazione con l’Istituto Gae Aulenti (classe IV E B, classe V A e V B Indirizzo agrario) e l’Istituto Quintino Sella (classe III Biotecnologie sanitarie), la giornata ha visto protagonisti gli Specialisti del SIAN e Dietologia, diretti dal dottor Michelangelo Valenti ed i giovani studenti delle Scuole coinvolte.

L’obiettivo è stato alimentare l’informazione e la cultura dei cittadini per incentivare un utilizzo del sale più moderato. I ragazzi hanno distribuito dei questionari per conoscere più da vicino le abitudini dei cittadini e fornito loro un opuscolo con alcune ricette “meno salate”, ma comunque “gustose” grazie all’utilizzo di “erbe aromatiche e spezie” che ognuno di noi può coltivare anche sul proprio balcone di casa.

Istituita nel 2005, per migliorare la salute delle popolazioni di tutto il mondo attraverso la graduale riduzione dell’assunzione di sale con l’alimentazione, l’iniziativa di WASH mira a incoraggiare le aziende alimentari multinazionali a ridurre il sale nei loro prodotti e a sensibilizzare i Governi sulla necessità di una ampia strategia di popolazione per la riduzione del sale.

Un consumo eccessivo di sale determina non solo un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie dell’apparato cardiovascolare correlate all’ipertensione arteriosa, quali:

  • infarto del miocardio
  • ictus cerebrale,

ma è associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali:

  • tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco
  • osteoporosi
  • malattie renali,

come riportato nel Comunicato trasmesso dall’Addetto Stampa della nostra Azienda Sanitaria Locale.