Summit della Comunità scientifica dei Medici di MEDICINA NUCLEARE piemontesi

Al Nuovo Ospedale dell’ASL BI, la presentazione del nuovo reparto

Si è svolto nella mattinata di sabato 6 dicembre 2014, il summit riservato al gruppo regionale dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare e Imaging Molecolare – Piemonte.

Al termine della riunione, il dottor Mirco Pultrone ha guidato gli ospiti, componenti della A.I.M.N., istituzioni e medici nucleari provenienti da Piemonte e Nord Ovest d’Italia, ai locali del suo reparto. Successivamente, Salvatore Famà e Vittorio Ramella della ditta GE Healthcare hanno presentato i nuovi macchinari di produzione della multinazionale, spiegando come questa stia investendo un miliardo di dollari in ricerca ed innovazione tecnologica per dotare Ospedali e Cliniche delle miglior apparecchiature cliniche. In particolare, la GE Healthcare ha presentato agli ospiti la nuova gammacamera, acquisita recentemente dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella per un valore complessivo di 1milione 300mila euro (Iva inclusa).

Ad introdurre la presentazione sono stati la Direzione Generale e la Direzione Medica dell’ASL BI, a cui sono seguiti i saluti istituzionali del:

  • professor Gianni Bisi, Ordinario di Diagnostica per Immagini e Radioterapia dell’Università degli Studi di Torino
  • dottor Riccardo Emanuele Pellerito, Direttore della Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino, nonché rappresentante per la Regione Piemonte dell’Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare.

Mi complimento per questa struttura ospedaliera e per come è stato pensato il reparto di Medicina Nucleare di Biella – ha affermato il professor Gianni Bisi -. Èun esempio di razionalizzazione delle risorse: è stato fatto un investimento davvero importante sulle tecnologie ma dal loro utilizzo si otterrà un grande risparmio”.

Il dottor Riccardo Emanuele Pellerito si è detto colpito dagli spazi e dalla dotazione di cui la Medicina Nucleare dispone, elementi che, ha spiegato “rappresentano un ottimo presupposto per valorizzare il reparto biellese anche al di fuori dei confini provinciali. Come Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare – Piemonte daremo il nostro contributo affinché Biella venga valorizzata a dovere”.

Tra i presenti anche la Senatrice biellese Nicoletta Favero: “Quando avevo visitato il Nuovo Ospedale allo stato grezzo avevo già capito che sarebbe stato un grande ospedale. Oggi, visitando i locali attrezzati ho trovato ulteriore conferma alle mie convinzioni. Le tecnologie all’avanguardia di cui dispone rappresentano una garanzia per tutti coloro che dovranno utilizzarle, sia in termini di accuratezza diagnostica sia in termini di sicurezza. Oltre ad essere un grande ospedale, questo è un buon ospedale, che sarà in grado di servire non solo i Biellesi, ma anche i cittadini di altri territori”.

La gammacamera, presentata per la prima volta in Piemonte dalla ditta produttrice, era stata già presentata alla comunità scientifica durante il Congresso europeo della European Association of Nuclear Medicine (EANM), che si è svolto dal 18 al 22 ottobre 2014 a Göteborg in Svezia e a cui ha partecipato anche il dottor Mirco Pultrone, Direttore facente funzione della Medicina Nucleare dell’ASL BI. Attualmente, in Piemonte sono 13 le strutture pubbliche e private dotate del reparto di Medicina Nucleare; nel Quadrante Nord-Est del Piemonte, le uniche strutture pubbliche a disporre di questo reparto sono l’Ospedale biellese e l’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara, a cui si aggiunge la struttura privata di Veruno. La nuova gammacamera acquisita dalla nostra Azienda Sanitaria Locale è attualmente tra le più avanzate in Europa per innovazione e precisione diagnostica ed eleverà ulteriormente la qualità delle prestazioni erogate dal reparto biellese.

L’acquisizione della nuova gammacamera a tecnologia SPECT/CT da parte della nostra Azienda Sanitaria Locale si inserisce in un progetto più ampio di investimenti nell’ambito della Medicina Nucleare, volti al completo adeguamento alle più recenti normative di sicurezza e protezione del paziente.

Il percorso sulla Medicina Nucleare del nuovo “Ospedale degli Infermi” che l’ASL BI intende portare avanti denota la volontà di investire su un progetto “giovane”, orientato al futuro. Presso il servizio dell’ASL BI lavorano, infatti, medici giovani, che vantano, però, una vasta esperienza e dimestichezza con le procedure più moderne di diagnosi, grazie ai percorsi di studio nei principali centri di diagnosi del Piemonte ed italiani:

  • Il Direttore facente funzione della Medicina Nucleare, dottor Mirco Pultrone, originario di Torino, ha 39 anni e proviene da percorsi professionali in diversi centri, quali l’Università di Torino e l’IRCCS di Candiolo.
  • Il Dirigente Medico della stessa struttura, dottor Enrico Calandri, originario di Terni e laureato a Roma, a 37 anni di età vanta esperienze in centri di eccellenza nell’ambito della Medicina Nucleare, quali l’Arcispedale di Reggio Emilia (IRCCS).

Le competenze e l’esperienza acquisite dai due Medici consentiranno un lungo percorso di crescita e di qualità del servizio offerto dall’Azienda Sanitaria Locale di Biella, garantito anche dal profondo legame tra i componenti dello staff di reparto con il territorio in cui esercitano la professione, come si legge sul Comunicato Stampa trasmesso dalla nostra ASL.

Alcune immagini

Summit della Comunità scientifica dei Medici di MEDICINA NUCLEARE piemontesi Summit della Comunità scientifica dei Medici di MEDICINA NUCLEARE piemontesi

 

(Nell’immagine a testa di pagina, da sinistra, i Direttori Sanitario dell’ASL BI, dottor Franco Piunti; Amministrativo, dottor Eugenio Zamperone; della Direzione Medica Ospedale, dottor Angelo Penna; la Senatrice Nicoletta Favero; il consigliere regionale, dottor Vittorio Barazzotto; il deputato Onorevole Roberto Simonetti; il Direttore facente funzione della Medicina Nucleare dell’ASL BI , dottor Mirco Pultrone ed il consigliere comunale di Biella, Alessandro Zuccolo durante la visita ai nuovi locali della Medicina Nucleare presso l’Ospedale degli Infermi di Ponderano)