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I due sanitari, giunti a Biella domenica 17 maggio, resteranno in Italia due mesi

Si chiamano Quintino Badam e Mario Tchuda e sono rispettivamente un medico ed un infermiere dell’Ospedale di Cumura, con sede in Guinea-Bissau, nell’Africa Occidentale.
Da domenica 17 maggio 2015, entrambi alloggiano al Cottolengo di Biella e qui soggiorneranno per due mesi, con un obiettivo preciso: perfezionarsi in Anestesiologia, all’Ospedale degli Infermi.

L’arrivo dei due sanitari è stato reso possibile grazie alla sensibilità di molti:

  • Il dottor Franco Piunti, fino a pochi giorni fa, Direttore Sanitario dell’ASL BI, che ha sin da subito riconosciuto il valore dell’iniziativa e che, con la collaborazione del personale aziendale, ha coordinato le operazioni per l’arrivo nel Biellese dei due sanitari.
  • Il dottor Francesco Cavallero, medico veterinario e sindaco di Casalborgone (TO), che ha risposto all’appello di padre Armando Cossa, Direttore sanitario dell’Ospedale di Cumura, mettendolo in contatto con l’associazione Abala Lite, con sede nel Torinese e già presente in Africa con numerosi progetti di volontariato e solidarietà.
  • Fondamentale è stato il sostegno della Fondazione “Maria Bonino” di Biella, che si è fatta carico interamente delle spese per il soggiorno del medico e dell’infermiere africani, aderendo così a questo progetto formativo essenziale per migliorare l’offerta di servizi sanitari nell’Ospedale di Cumura.
  • Non ultimo, il Cottolengo di Biella che ha messo a disposizione una stanza per Badam e Tchuda nella sua struttura.

Nel nostro nosocomio disponiamo di un Blocco Operatorio che, tuttavia, non è attualmente utilizzabile in quanto mancano anestesisti e tecnici di sala – spiegano i due sanitari africani -. Siamo venuti in Italia per imparare e perfezionarci. Solo così potremo essere davvero d’aiuto alla nostra popolazione e, in modo particolare, alle donne in procinto di partorire. Nella nostra realtà, l’AIDS è molto diffusa, dunque apprendendo e approfondendo le tecniche anestesiologiche saremo in grado di eseguire tagli cesarei alle mamme infette ed evitare così che i nascituri contraggano il virus dell’HIV. Per noi questa esperienza è e sarà davvero importante; ringraziamo tutti coloro che l’hanno resa possibile”.

Il dottor Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASL BI, commenta in conclusione: “Questo progetto dimostra quanto l’Ospedale biellese sia un contesto sanitario aperto ad iniziative anche di respiro internazionale. Siamo lieti di accogliere i due sanitari provenienti dall’Africa, perché così facendo abbiamo modo di aiutare anche la popolazione della Guinea-Bissau. Un plauso va alla Direzione Medica di Presidio, che si è attivata per l’accoglienza in ospedale, al Direttore del Dipartimento Chirurgico, dottor Claudio Pissaia, ed al Direttore del Dipartimento Materno Infantile, dottor Roberto Jura, che hanno accolto favorevolmente l’iniziativa e si sono messi a disposizione insieme agli operatori delle loro strutture”, come si legge sul Comunicato Stampa trasmesso dalla Struttura Semplice Pubbliche Relazioni, Accessibilità e Comunicazione della nostra Azienda Sanitaria Locale.

 

Alcune immagini

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(Nell’immagine a testa di pagina, i dottori Paola Trevisan della Struttura Direzione Medica Ospedale; Franco Piunti, fino a pochi giorni fa, Direttore Sanitario dell’ASL BI; Gianni Bonelli, Direttore Generale dell’ASL BI; Mario Tchuda, infermiere e Quintino Badam, medico dall’Africa Occidentale, ed Angelo Penna, nuovo Direttore Sanitario dell’ASL BI, all’Ospedale degli Infermi, lunedì 18 maggio 2015)