Sclerosi Multipla, Giornata Mondiale il 30 maggio
Il dottor Graziano Gusmaroli, Direttore della SC Neurologia dell'ASL BI

Domenica 30 maggio 2021 è stata la Giornata Mondiale della Sclerosi Multipla, malattia cronica sulla quale nel corso degli anni la Medicina internazionale ha compiuto notevoli passi in avanti sulla cura e la diagnosi. In occasione di questa importante ricorrenza, l’ASL di Biella propone alcune informazioni redatte dal dottor Graziano Gusmaroli, Direttore della Struttura Complessa (SC) Neurologia del nostro Ospedale, a fini di sensibilizzazione e prevenzione.

Quante forme di Sclerosi Multipla esistono
Solitamente vengono descritte quattro forme: la più comune quella recidivante-remittente, “a poussée, “tout-court”, poi le forme progressive: primariamente progressiva, più rara, secondariamente progressiva che è un’evoluzione (non obbligatoria) della forma a “poussèe”, e infine la forma progressiva-recidivante in cui, pur con un andamento di lento peggioramento, si evidenziano anche delle brusche ricadute (appunto “poussèe”). Oltre a queste andrebbero tenute distinte almeno altre due forme: la sindrome clinicamente isolata (CIS) che può evolvere in una delle altre ma può anche rimanere tale e quindi essere particolarmente benigna, e le forme catastrofiche dall’inizio (di Marburg, sclerosi concentrica di Baló) che sono comunque trattabili con buoni risultati utilizzando immunosoppressioni aggressive.

Sclerosi Multipla, Giornata Mondiale il 30 maggio
Sintomi Sclerosi Multipla (da WikipediA)

Quali sono i sintomi e quali sono gli esami per la diagnosi
I sintomi più tipici sono quelli sensitivi (formicolii, perdita di sensibilità, senso di scosse nella schiena), poi quelli visivi (brusca perdita di acuità visiva per neuriti ottiche retrobulbari), disturbi della coordinazione dei movimenti (o atassie, simili a quello che avviene in caso di ubriachezza) e anche disturbi a urinare (minzioni imperiose, difficoltà a iniziare a urinare). Sono piuttosto meno frequenti le paresi.

La diagnosi si fonda sulla sintomatologia, la risonanza magnetica dell’encefalo e del midollo spinale, ben codificata e con criteri di diagnosi, e la ricerca di attività immunitaria nel liquor cerebro-spinale prelevato tramite la puntura lombare. Altri esami possono essere complementari in alcune situazioni particolari.

Ricerca, farmaci e cure più efficaci
Gli ambiti della ricerca sono essenzialmente sulle cause e sui meccanismi della malattia, a tutt’oggi non noti. Non si tratta di una vera malattia autoimmune cui corrisponde la produzione di un anticorpo diretto contro un antigene, ma piuttosto di un disordine del sistema immunitario che danneggia una struttura del Sistema Nervoso Centrale (SNC), la mielina.
La ricerca più incisiva è nella sperimentazione di nuove molecole che incidano sul decorso della sclerosi multipla e possibilmente lo blocchino.
Al momento abbiamo a disposizione numerose molecole che già incidono da immunomodulanti e franchi immunosoppressori, comprendenti anche farmaci biologici (anticorpi monoclonali), sia a somministrazione parenterale che a somministrazione orale.

Nuove terapie per migliorare la qualità di vita dei malati
Negli ultimi anni sono stati registrati alcuni farmaci, sia sintetici che biologici, per il controllo dell’evoluzione della Sclerosi Multipla e per uno di essi, l’ocrelizumab, abbiamo dato il nostro contributo di ricerca partecipando alla fase sperimentale. Tali molecole stanno incidendo in senso favorevole sul decorso di malattia.
Avere la Sclerosi Multipla non significa dover vivere sulla sedia a rotelle per tutta la vita. In genere le terapie immunitarie che incidono sul decorso di malattia sono in grado di evitarne o ritardarne molto l’evoluzione.