Il progetto “Amare la Montagna” in esposizione presso l’atrio dell’Ospedale ASL di Biella, è stato a disposizione dei cittadini, dei pazienti e degli operatori sanitari fino a mercoledì 10 maggio 2023. Si è trattato di un’iniziativa che ha dato continuità al legame tra il Presidio biellese e il suo Territorio e alla condivisione di azioni volte alla sua valorizzazione.
L’iniziativa, volta al recupero dei sentieri del Territorio, è nata nell’Anno Scolastico 2013-2014 grazie all’intuizione della professoressa Daniela Azario, dell’Istituto ITIS Quintino Sella di Biella. Appassionata di montagna, si era chiesta come mai incontrasse pochi giovani durante le sue passeggiate, nelle quali aveva anche notato l’esigenza di rinforzare la segnaletica lungo i sentieri, mancante o che nel corso degli anni si era scolorita.
Da qui l’idea di proporre agli studenti un’attività estiva con la finalità di “farli muovere” e prestare un’opera di ripristino dei sentieri, imparando al contempo a conoscere il Territorio.
Tutto ciò non poteva avvenire senza il parere favorevole e il supporto di CAI e del Club Panathlon. La proposta fu sùbito accettata. Inizialmente, il primo anno, hanno aderito solo 7 ragazzi: il meteo non fu favorevole e sono stati tracciati solo 3 sentieri. L’anno seguente i partecipanti sono arrivati a 42 e il terzo, con la formula dell’Alternanza Scuola-Lavoro, hanno raggiunto quota 75. Gli aspetti approfonditi sono stati molteplici:
- morfologia della montagna
- incontri con il geologo
- flora alpina
- produzioni animali
- i volatili
- le api, ecc.
Il quarto anno gli studenti che hanno fatto richiesta sono stati in tutto 118 e il quinto anno le iscrizioni sono state limitate a 100.
“È stato un crescendo. Mediamente si sono rinfrescati 6/4 sentieri tra i mesi di giugno e luglio ogni anno. Abbiamo perso il conto dei km fatti! Poi la collega Azario ha raggiunto il traguardo della pensione e io ho raccolto il testimone di questo progetto. Dopo tanta fatica per avviarlo e tutto il lavoro fatto non si poteva lasciar perdere. Il COVID ci ha bloccati per una stagione, ma appena abbiamo potuto, siamo tornati sui sentieri, più motivati di prima, nonostante le mascherine. – ha raccontato la professoressa Rita Repetto, Docente e Referente del Progetto Amare la Montagna dell’ITIS di Biella –. Tutti riconoscono il valore sociale di questa iniziativa: mantenere i sentieri in buono stato per permettere le escursioni e valorizzare il territorio montano, ma a noi sta a cuore il valore educativo forse ancora più prezioso e importante: mettere l’esperienza dei volontari CAI al centro, permettere il passaggio delle informazioni e della passione ai giovani, per vivere la montagna in sicurezza e scoprirne tutti i segreti. I nostri allievi in cambio mettono energia positiva, voglia di fare, spensieratezza e buon umore”.