la scienza che si occupa dei rapporti fra organismo e ambiente, tra scienze naturali e scienze sociali. In Italia simili iniziative per associare l’idea del “coworking” alla possibilità di realizzare un orto da coltivare in condivisione al fine di rafforzare i legami tra i diversi “gruppi” di lavoratori che cooperano in uno stesso ambiente sono molto rare e ancora di più a livello di Aziende pubbliche”.
In questo senso, la collaborazione tra l’ASL BI e le Scuole del Territorio permette, ancora una volta, lo sviluppo di progetti finalizzati al benessere comune. Prosegue infatti l’esperienza “Un Orto laboratorio al Dipartimento di Prevenzione”, iniziata nel 2017 e ora rinnovata grazie anche alla consueta sinergia con l’Istituto di Istruzione Superiore “Gae Aulenti” – indirizzo Agrario di Biella. Si tratta dell’iniziativa rivolta a tutti i dipendenti dell’Azienda Sanitaria iscritti al CRAL, che nello spazio ricavato all’esterno della struttura di via don Luigi Sturzo possono partecipare sia ai lavori che alla raccolta dei prodotti del terreno. Attività svolte al di fuori dell’orario di servizio.
“Un Orto laboratorio al Dipartimento di Prevenzione” è stato recentemente presentato, tramite un poster illustrativo, a “Healing Garden: Giardino Parlante. Raccontare la Cura”, convegno organizzato a Torino dal Gruppo Salutearte – A.O. Mauriziano di Torino, in collaborazione con il Corso di Laurea Interateneo di Progettazione delle Aree Verdi e del Paesaggio (Università degli Studi di Genova, Università degli Studi di Torino, Università degli Studi di Milano, Politecnico di Torino) e altri Enti ed Istituzioni del Territorio, tra cui DoRS Regione Piemonte (Centro di documentazione per la promozione della salute). Convegno nell’ambito del quale è stata organizzata una sessione poster per condividere le esperienze progettuali concernenti i temi dell’umanizzazione degli spazi di cura in cui si muovono gli Operatori sanitari.
“Nella nostra Struttura operano persone afferenti a servizi diversi: chi offre servizi alla persona, chi alla collettività, chi opera negli ambienti di vita, chi di lavoro, chi nelle scuole, chi negli ambienti di produzione e trasformazione e distribuzione degli alimenti, chi nell’ambito medico, chi veterinario, chi tecnico e chi amministrativo – afferma il dottor Luca Sala, promotore del progetto –. Il filo conduttore tra questi Operatori è la prevenzione della salute, spingere le persone ad adottare atteggiamenti, comportamenti, precauzioni che conducano a stili di vita più sani, il tutto mirato a “dare più anni alla vita e più vita agli anni”. “Anche per quest’anno, così come per quelli passati, “Un Orto laboratorio al Dipartimento di Prevenzione” viene riproposto confidando che possa rappresentare una buona soluzione per migliorare il benessere fisico e psicologico, aprire possibilità di intrattenimento e tempo libero, migliorare l’estetica urbana e l’ispirazione culturale, rafforzare la comunità, promuovere il contatto con la natura e le esperienze spirituali, mantenere il sapere tradizionale e il patrimonio culturale, migliorare la coesione sociale e la socializzazione”, continua.