ma l’impegno dei soggetti istituzionali e dei grandi donatori da solo non basta per la grande sfida della Sala Ibrida, occorre infatti che anche la popolazione biellese entri in campo per il proprio Ospedal. – ha così dichiarato il dottor Michele Colombo, Presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Biella –. Se è vero infatti che la salute è un bene comune è altrettanto vero che poter disporre delle più avanzate tecnologie nel campo della chirurgia robotica non può essere dato per scontato. Per questo oggi tutti insieme vogliamo lanciare questo appello alla società civile, perché ogni euro investito nella salute di tutti è un euro speso bene, l’invito è dunque quello di aderire alla campagna di raccolta fondi lanciata dall’Associazione amici dell’Ospedale che la Fondazione ha contribuito a far nascere proprio con l’obiettivo di raggiungere traguardi sfidanti e complessi come questo. La Fondazione c’è e ci sarà sempre per l’Ospedale di Biella, ma è giusto che con e per la struttura operino realtà come l’Associazione che è ponte tra i cittadini, i donatori e l’ASL e che svolge un ruolo di sostegno e raccordo delicato ed importante”.
Associazione Amici dell’Ospedale
“Il messaggio dell’AAOB nella realizzazione della Sala Ibrida che completa il progetto “ALTA TECNOLOGIA” nella ricorrenza del decennale del nostro Ospedale e della nostra Associazione è innanzitutto di gratitudine per tutti coloro che ci hanno aiutato a migliorare l’assistenza ospedaliera, donatori in primis. Non avremmo mai pensato di avere un sostegno così importante che oggi si concretizza con il raggiungimento di questa vetta; i biellesi hanno nel DNA un po’ di linfa K2 di 70 anni fa, altra ricorrenza biellese. L’ALTA TECNOLOGIA del Robot chirurgico e della Sala Ibrida rappresenta il top dell’interventistica. – ha così spiegato il dottor Leo Galligani, Presidente Associazione Amici dell’Ospedale di Biella –. Le malattie oncologiche e cardiovascolari costituiscono l’80% delle cause di morte. Robot chirurgico e Sala Ibrida fanno la differenza nelle terapie chirurgiche, già garantite a Biella da professionalità d’eccellenza. Questa la sintesi per cui tre Istituzioni, note per il continuo sostegno alla Sanità pubblica, hanno deciso di rispondere alla richiesta dell’ASL e di fermare la miglior tecnologia. L’Ospedale è così entrato nel livello dei centri d’elezione. La salute dell’Ospedale è la salute delle persone e favorisce la salute della città che condiziona il benessere dei cittadini. È tutto collegato. Se siamo a questo punto è perché c’è stata visione condivisa, incontro di singoli apporti, somma di impegni, fiducia e lungimiranza. Cerchiamo adesso il consenso e la collaborazione, garanzia della stabilità di un meccanismo virtuoso a vantaggio di tutti. Un Ospedale importante lo è per la salute delle persone, ma incide fortemente anche sulla sua quotazione, sullo status della città”.
Fondo Edo Tempia Odv
“La storia del Fondo Edo Tempia, che esiste grazie alla generosità del territorio, è la dimostrazione che l’unione fa la forza. È un principio che mettiamo in campo ogni volta che si rende necessario unire le risorse per alzare la qualità delle diagnosi e delle cure della Sanità pubblica, che significa aumentare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari – ha così commentato la dottoressa Viola Erdini, Vicepresidente del Fondo Edo Tempia e Presidente della Fondazione Tempia –. Il portare innovazione all’Ospedale di Biella rappresenta non solo un investimento per il futuro, ma anche un passo necessario per avere una Sanità biellese all’avanguardia. Grazie all’ASL di Biella e ai suoi Operatori sanitari, la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e agli Amici dell’Ospedale, anche questa volta ci riusciremo, insieme”.
Le dichiarazioni della nostra Azienda Sanitaria Locale
“I prossimi mesi saranno determinanti per la completa attuazione del progetto. Lo abbiamo presentato in anteprima, per la sua rilevanza che non è solo economica, ma ancora di più in termini di qualità tecnica delle prestazioni che i Professionisti saranno in grado di offrire alla popolazione biellese. – ha dichiarato il dottor Mario Sanò, Direttore Generale ASL BI –. La Direzione Generale ringrazia le Fondazioni e le Associazioni, i privati cittadini e le Aziende che insieme stanno prendendo parte alla costruzione di questo progetto che vede anche l’ASL BI impegnata nella parte infrastrutturale e tecnologica per un investimento di circa 1milione e 200mila euro. Un sentito ringraziamento va in particolare agli staff delle Strutture Tecnico, Ingegneria Clinica, Logistica e Acquisti e al personale del Dipartimento Chirurgico che si stanno dedicando con professionalità e impegno e che nei prossimi mesi avranno un ruolo decisivo per la realizzazione della Sala Ibrida”.
“In riferimento all’evoluzione tecnologica del Sistema Sanitario ed in particolare dell’ASL di Biella è ora fondamentale assumere questo cambio di prospettiva rispetto alla conduzione del mantenimento e del perseguimento dello stato dell’arte tecnico e tecnologico – ha affermato l’ingegner Alberto Petti, Responsabile Struttura Semplice (SS) Ingegneria Clinica ASL BI –. È necessario aprire nuovi scenari che permettano all’Ospedale di Biella di essere attrattivo innanzitutto per i pazienti e al tempo stesso per i professionisti che possano in questa logica individuare nella nostra ASL la sede ottimale per svolgere la loro attività professionale ed eventualmente anche risiedere nel territorio biellese”.
“La creazione di una Sala Ibrida all’Ospedale di Biella consentirà alla Chirurgia Vascolare di alzare il livello della propria attività, in modo particolare per il trattamento delle patologie arteriose e di quelle aortiche più complesse – ha così spiegato il Direttore della Struttura Complessa (SC) Chirurgia Vascolare ASL BI, dottor Enzo Forliti –. Permette di gestire con tecniche mini e micro-invasive gran parte della patologia vascolare con enormi benefici sul decorso peri-operatorio del paziente. Ad esempio un aneurisma aortico toraco-addominale può essere trattato evitando di incidere chirurgicamente il torace e l’addome, attraverso un accesso remoto femorale e brachiale. Ciò permette di ridurre notevolmente il transito dei pazienti in terapia intensiva e in rianimazione e di ridurre la degenza ospedaliera”.
“Anche dal punto di vista cardiologico, l’introduzione della Sala Ibrida consentirà l’aumento della gamma di attività eseguibili a Biella, come nel caso del trattamento mininvasivo delle patologie valvolari, che poteva comportare il trasferimento del paziente in altri Centri di riferimento regional. – ha così chiarito il Direttore della Struttura Complessa (SC) Cardiologia ASL BI, dottor Andrea Rognoni –. Rispetto soltanto a dieci anni fa le patologie che venivano affrontate dalla Cardiochirurgia tradizionale oggi sono risolte con un approccio mininvasivo, abbinando competenze delle équipe di Cardiologia e Chirurgia Vascolare, con notevoli vantaggi per la salute del paziente e in termini di qualità e di efficienza dell’intervento”, come si legge nel Comunicato Stampa congiunto trasmesso giovedì 21 marzo 2024 dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.