XV edizione del corso dedicato alla Chirurgia dei traumi del piede e della caviglia: discenti e docenti.
XV edizione del corso dedicato alla Chirurgia dei traumi del piede e della caviglia: discenti e docenti.

Nelle scorse settimane si è tenuto per il quinto anno consecutivo presso l’Ospedale ASL di Biella il “corso teorico- pratico di Chirurgia dei traumi del piede e della caviglia”, giunto alla sua XV edizione. Hanno preso parte alla formazione 12 Specialisti ortopedici provenienti da Ospedali di tutta Italia, che hanno avuto la possibilità di affiancare sessioni teoriche a workshop di esercitazione pratica su modelli plastici e partecipazione a sedute operatorie, per fissare i concetti teorici e mettere subito in campo le procedure apprese.

Coordinatore scientifico il dottor Walter Daghino, Direttore della Struttura Complessa (SC) Ortopedia e Traumatologia dell’ASL BI, specialista della chirurgia del piede e della caviglia sia in casi di urgenza sia con attività programmata, che da anni si dedica all’attività di formazione sul tema, con sempre numerose richieste di adesione alle attività formative.

 

I Docenti del corso

Ad affiancare il dottor Daghino in qualità di Docenti, di Tutor e di Assistenti nel corso delle sedute operatorie, erano presenti alcuni professionisti dell’équipe biellese: i dottori Marcello Dante, Felix Alberto Rossato Zanin e Nicola Piras, i quali negli ultimi anni hanno ampliato e approfondito le proprie conoscenze sul tema specifico della chirurgia del piede e della caviglia, e la dottoressa Valentina Aichino, anestesista e rianimatore ASL BI che ha tenuto un approfondimento sulle profilassi delle trombosi venose profonde. Tra i Docenti anche professionisti di altre realtà: Luigi Milano della Clinica Cellini di Torino, Angelo Bertelli della Clinica Eporediese di Ivrea, Kristijan Zoccola dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino, Massimo Navissano del C.T.O. di Torino e Davide Ciclamini dell’AOU Maggiore della Carità di Novara.

L’attività formativa ha ottenuto il patrocinato da SIOT (Società Italiana Ortopedia e Traumatologia), SICP (Società Italiana della Caviglia e del Piede) e dalla Scuola di Specializzazione in Ortopedia e Traumatologia dell’Università degli Studi di Torino.

Il corso di chirurgia dei traumi del piede e della caviglia è stato strutturato in quattro giornate e ha previsto sessioni teoriche, esercitazioni pratiche su modelli plastici e sedute operatorie.

Sessioni teoriche

Le sessioni teoriche hanno riguardato le lesioni traumatiche della caviglia, le lesioni non ossee, le lesioni pediatriche della caviglia e del piede, le lesioni traumatiche del retropiede, del mesopiede e dell’avampiede e alcuni aspetti peculiari in traumatologia del piede come la stabilizzazione in urgenza di lesioni complesse e le problematiche legate a cute e parti molli. Al termine di ogni sessione teorica si è tenuta una discussione interattiva attraverso dei votatori che hanno permesso ai corsisti di rispondere a domande sui temi appena esposti: un utile supporto didattico che permette di capire se i concetti chiave sono stati appresi e che stimola la discussione.

“Chirurgia dei traumi del piede e della caviglia” – XV edizione
Esercitazioni pratiche
Esercitazioni pratiche

Le esercitazioni pratiche hanno poi permesso ai corsisti di eseguire in prima persona le tecniche chirurgiche discusse su modelli plastici, con tecniche di fissazione esterna, osteosintesi interna e tecniche chirurgiche mini-invasive.

Sedute operatorie

Infine, i partecipanti hanno potuto assistere a due sedute operatorie, in sala operatoria o attraverso la videoproiezione in diretta del campo chirurgico in alta definizione delle riprese di 4 telecamere con diverse angolazioni; inoltre, grazie a un collegamento audio bidirezionale, il chirurgo ha potuto spiegare passaggio dopo passaggio l’operazione e rispondere in diretta alle domande provenienti dalla sala con i discenti.

Sedute operatorie

Tra le sessioni operatorie è stata eseguita una tenorrafìa achillea mininvasiva: si tratta di una tecnica innovativa che prevede la riparazione della lesione del tendine di Achille attraverso una piccola incisione. I corsisti hanno mostrato particolare interesse per questa operazione in quanto pochi di loro avevano già avuto occasione di assistere a questo tipo di intervento. Questa tecnica, permette un recupero più rapido per il paziente in confronto alle terapie conservative che prevedono un lungo periodo di immobilizzazione e alle tecniche classiche, open e percutanea, gravate peraltro da una più alta incidenza di complicanze.

Le dichiarazioni

Francesco Pasquali, Ortopedico dell’Ospedale di Manerbio (Brescia), ha preso parte al corso come discente e ha così commentato: “Si tratta di un corso interattivo, infatti, il numero ristretto di partecipanti permette uno stretto dialogo con i docenti. Ho potuto osservare un buon equilibrio tra parte teorica e pratica, abbiamo potuto assistere alle sessione operatorie con dirette video con ottimo dettaglio e visione del campo operatorio, in continuo dialogo con l’operatore. Si tratta di un’ottima occasione di crescita sia per gli specializzandi che si avvicinano a questa branca sia per chi è già del mestiere da anni come occasione di aggiornamento e affinamento”.

Questo corso mi è molto caro – ha osservato Marcello Dante, parte dell’équipe ortopedica biellese dal 2020 -. È un appuntamento fisso annuale al quale ho partecipato per la prima volta cinque anni fa come corsista; negli anni successivi ho quindi contribuito attivamente all’organizzazione come tutor, docente e partecipato alle sessioni operatorie. In merito a queste ultime, quest’anno i corsisti hanno potuto osservare il trattamento chirurgico di alcune lesioni complesse tra cui una frattura del corpo dell’astragalo e una frattura del perone con grave interessamento della sindesmosi tibio-peroneale”.

Il corso di chirurgia dei traumi del piede e della caviglia negli anni è diventato un punto di riferimento per la formazione e questo è confermato dal fatto che le domande di adesione che riceviamo sono sempre numerose – ha chiarito Walter Daghino -. Inoltre, gli ottimi feedback offerti da chi ha frequentato il corso negli anni passati sono motivo di grande orgoglio e di stimolo, tant’è che nel prossimo futuro speriamo di poter allargare l’offerta formativa inerente l’àmbito della chirurgia ortopedica. Un valore aggiunto di questo corso e parte del suo successo è sicuramente la possibilità per i discenti di poter seguire diversi interventi chirurgici in collegamento video, con riprese in alta definizione e di grande dettaglio, grazie a quattro telecamere posizionate in sala operatorie e a un’infrastruttura allestita presso il Blocco Operatorio che permette anche il collegamento audio: il chirurgo ha la possibilità di spiegare i passaggi passo passo e rispondere in diretta alle domande dei corsisti”, come si legge nel Comunicato Stampa trasmesso giovedì 10 aprile 2025 dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.