L’abuso di alcol
L’abuso di alcol è un grave problema di salute pubblica e rappresenta in Europa, che ha il maggior numero di consumatori di alcol al mondo, il terzo fattore di rischio di malattia e di morte prematura (dopo fumo e ipertensione arteriosa) e il primo per i giovani, legato soprattutto agli incidenti stradali.
Dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità e dalla relazione annuale del Ministero della Salute in occasione dell’Alcohol Prevention Day 2021, è emerso come nel 2019 gli incidenti stradali (dati rilevati da Carabinieri e Polizia Stradale) per i quali almeno uno dei conducenti dei veicoli coinvolti era in stato di ebbrezza, sono stati circa 5.117 su un totale di circa 59mila; quindi l’8,7% degli incidenti rilevati dalle Forze dell’Ordine deputate al controllo risultava essere alcol-correlato.
Sempre nel corso del 2019 in Italia, come risulta dalla relazione, gli accessi in Pronto Soccorso con una diagnosi principale o secondaria riferibile all’alcol (69% maschi e 31% femmine) sono stati circa 43mila. La fascia di età maggiormente rappresentata delle persone che si sono recate in Pronto Soccorso è stata quella dei 18-44 anni; emerge però anche un dato preoccupante, ovvero che il 10% circa degli interventi era stato effettuato per minorenni.
Cosa è cambiato nella modalità di assunzione dell’alcol rispetto al passato? Secondo la relazione, il consumo di alcol non è più quotidiano, ma fuori pasto e concentrato soprattutto nel fine settimana (fenomeno del “binge drinking”); è aumentato il consumo nel sesso femminile e nelle persone over 60 e, per la prima volta, nei minorenni il divario di genere si è notevolmente ridotto.
La recente pandemia ha accentuato una modalità di consumo a rischio: possibilità di acquisto on-line, senza alcun controllo sulla età dell’acquirente (limite 18 anni per acquisto di alcolici), l’isolamento sociale, l’utilizzo dell’alcol per effettuare “happy hour” via social e delle “neknomination”, in cui si fa a gara su chi “scola” una bottiglia di alcolico in videochat o registrando l’atto temerario, come si legge nel Comunicato Stampa sul Convegno “Alcol e guida” trasmesso dalla nostra Azienda Sanitaria Locale.